Arte

Il genio di Max Ernst in 400 opere a palazzo Reale

Apre a Milano, il 4 ottobre, la prima retrospettiva in Italia dedicata a Max Ernst

È un grande, grandissimo Max Ernst,  in tutte le sue sfaccettature, quello ch potremo vedere da domani a Palazzo Reale.

L’omaggio a quello che è stato uno dei più grandi artisti del Novecento, pittore, scultore, poeta e teorico dell’arte tedesco, poi naturalizzato americano e francese, si snoda nelle sale di Palazzo Reale a Milano nella grande retrospettiva, la prima in Italia, che aprirà al pubblico il 4 ottobre e resterà aperta fino al 26 febbraio 2023.

La mostra, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura e da Palazzo Reale con Electa, in collaborazione con Madeinart, è curata da Martina Mazzotta e Jürgen Pech. Non vi è dubbio, come hanno sottolineato in molti oggi in conferenza stampa, che sarà una delle varie mostre che rimarrà negli annali del Museo,. In primis per il protagonista, a seguire per l’accuratissima curarla, la scenografia che fa da contorno alla retrospettiva e last but not least la vastità della produzione che tocca tutti gli aspetti dell’arte nella quale si è cimentato il grande artista tedesco.

Tra le opere in mostra, alcune delle quali non sono esposte da decenni, non ci sono solo dipinti ma anche sculture, molti disegni, collages, gioielli, libri illustrati provenienti da musei, fondazioni e collezioni private, in Italia e all’estero.

Tra questi, per citarne solo alcuni, la GAM di Torino, la Peggy Guggenheim Collection e il Museo di Ca’ Pesaro di Venezia, la Tate Gallery di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, il Museo Cantini di Marsiglia.

 

Il genio di Max Ernst in 400 opere a palazzo R
Max Ernst: Il bacio

 

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Il percorso è costruito in modo tale da narrare le vicende biografiche di Ernst, raggruppandole in 4 grandi periodi, a loro volta suddivisi in 9 sale tematiche che dischiudono approcci interdisciplinari alla sua arte. Un’ampia, ideale biblioteca, quella dell’artista, fatta di libri illustrati, manuali per lo studio, fotografie, oggetti e documenti, si snoda attraverso tutto il percorso della mostra, invitando i visitatori ad attivarsi in giochi di rimandi e corrispondenze tra le fonti d’ispirazione e le opere stesse.

 

Mostra imperdibile. Perche?

Tra le opere in mostra figurano un’ottantina di dipinti, anche opere e documenti che non venivano esposti al pubblico da parecchi decenni. Questo grazie al lungo lavoro di studio e d’indagine compiuto dai curatori Martina Mazzotta e Jürgen Pech che si sono trovati a gestire l’immensa vastità di temi e sperimentazioni dell’opera del maestro surrealista – o meglio “un inventario completo delle diverse epoche del Surrealismo”, come lo definisce Marcel Duchamp – spalmata su settant’anni di storia del XX secolo, tra Europa e Stati Uniti.

 

Il genio di Max Ernst in 400 opere a palazzo Reale

 

E se voleste rivederla?

Il materiale esposto è talmente tanto, pieno di simboli, di richiami tra un’opera ed un’altra. di rimandi e corrispondenze tra le fonti d’ispirazione e le opere stesse che una visita sola potrebbe non bastare ad entrare totalmente nello spirito e nei contenuti della retrospettiva,

A tal fine, Palazzo Reale sta studiando la possibilità di consentire un secondo o terzo ingresso alla mostra a chi lo desiderasse a condizioni favorevoli , quali biglietti ridotti.

 

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