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Il Genoa è di 777 Partners: Preziosi ha ceduto il club al fondo americano

Il Genoa diventa di proprietà statunitense: Preziosi ha ceduto a 777 Partners

Genoa-777 Partners, un nuovo sodalizio. Dopo oltre diciotto anni, il Genoa ha un nuovo proprietario. Secondo il quotidiano genovese Il Secolo XIX, Enrico Preziosi ha firmato oggi la cessione dell’intero pacchetto azionario del club rossoblù al fondo statunitense 777 Partners. Nelle prossime ore, forse già domani, ci sarà l’annuncio ufficiale della vendita al fondo e la presentazione della nuova proprietà. Preziosi, pur non avendo più alcuna quota societaria del Genoa, manterrà comunque un incarico nel board del club per i prossimi tre anni. Avrà il compito di collaborare con il fondo e di agire da tramite fra la società rossoblù e la Lega Calcio.

L’avventura di Preziosi al Genoa era iniziata nel 2003 con la rilevazione del Grifone, salvandolo dal fallimento con una ricapitalizzazione che coprì un disavanzo di 27 milioni di euro. Si chiude così un ciclo molto duraturo di gestione societaria. A prescindere dai risultati sportivi, Enrico Preziosi resterà nella storia del Genoa come il Presidente più longevo in carica. Sulla sponda riossoblù di Genova si è calato il tricolore e si è issata la bandiera a stelle e strisce. Da domani il club più antico d’Italia tornerà a parlare inglese, la lingua dei suoi soci fondatori nel 1893.

777 Partners e lo sport: Ata Football, London Lions e Siviglia

Questo fondo statunitense con sede a Miami (Florida) è stato fondato nel 2015 da Steven Pasko e Josh Wander, come risultato di un management buyout della SuttonPark Capital da Pennant Park, specializzato negli investimenti sui servizi finanziari. Il fondo agli inizi ha applicato la sua esperienza nella sottoscrizione e nel finanziamento di attività complesse. Successivamente, si è diversificato in un ampio spettro di imprese di servizi finanziari, originatori di asset e fornitori di tecnologia e servizi finanziari. Negli ultimi anni, l’azienda si è allargata ad altri settori come assicurazioni, aviazione e intrattenimento.

Oggi, il fondo americano detiene 49 aziende. Tra queste, spiccano diversi nomi legati all’ambito sportivo: i media 1190 Sports e Fanatiz, la società di promozione del calcio femminile Ata Football ed il club di basket più importante di Londra, i London Lions. L’acquisizione del Genoa per il fondo 777 Partners non è dunque la prima esperienza di business nel calcio o comunque nello sport. In Spagna è infatti già presente come socio di minoranza nel Siviglia FC dal 2018, quando ha comprato il 6% del pacchetto azionario del club iberico.

Roma, Bologna e Fiorentina: la presenza americana nel calcio italiano

L’ingresso del fondo 777 Partners nel Genoa è l’ultimo di una serie di proprietari nordamericani che hanno deciso d’investire nel calcio italiano. In questi ultimi anni si è formata un gruppo importante di fondi/magnati provenienti da oltreoceano. Il primo a fare da apripista era stato James Pallotta, che nel 2011 aveva acquistato dalla famiglia Sensi l’AS Roma. Sotto l’era Pallotta, i giallorossi raggiungono come risultati sportivi più alti tre secondi posti in campionato (2013-2014, 2014-2015, 2016-2017), una finale di Coppa Italia (2013) e una semifinale di Champions League (2018). Sono buoni piazzamenti, ma nella bacheca del club non si aggiunge nessun nuovo trofeo.

Nel 2014 ecco un altro investitore dal Nuovo Mondo: è l’italo-canadese Joey Saputo, che compra le azioni del Bologna FC. I risultati anche qui non si rivelano molto gratificanti. Il 6 giugno 2019 gli americani arrivano a Firenze: l’imprenditore statunitense di origine italiana Rocco Commisso, infatti, acquista il club dalla famiglia Della Valle. Nei primi due anni, i Gigliati non ottengono risultati migliori rispetto al passato. Attualmente vivono un buon inizio di campionato. L’acquisto del Genoa da parte del fondo 777 Partners è un ulteriore tassello della presenza americana (calcisiticamente parlando) nella Penisola.

Il calcio milanese a stelle e strisce: Elliott e Oaktree

Nel 2018 tocca a Milano, sponda rossonera. Il fondo Elliott Management Corporation, dopo l’insolvenza da parte di Li Yonghong nel restiuire il prestito concesso, rileva il Milan. Dopo una prima fase molto difficile a causa del’enorme indebitamento lasciato ma Mr Li, il club si è ripreso, investendo su una squadra fatta da tanti giovani. Nell’ultimo campionato il Milan si è piazzato secondo dietro ai cugini campioni d’Italia, tornando così in Champions League dopo ben sette anni di assenza. Sempre quest’anno anche la parte nerazzurra della città è finita nell’orbita americana. Suning, in grandi difficoltà economiche, ha chiesto un prestito di circa 275 milioni di euro al fondo Oaktree. In caso di mancata restituzione del prestito nel giro di tre anni, il fondo avrebbe diritto a rilevare il pacchetto azionario del colosso cinese. Un’operazione molto simile a quella avvenuta fra Mr Li ed Elliott.

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