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Il governo cancella il Covid: via le mascherine dagli ospedali. Gli esperti e Mattarella sono contrari

Via mascherine, multe e obbligo vaccinale per i lavoratori nella sanità. Il governo cancella il Covid con un decreto

Il primo novembre scade il provvedimento che impone l’utilizzo delle mascherine FFP2 negli ospedali e nelle strutture sanitarie e il ministro della Saluta del governo Meloni non ha intenzione di prorogarlo, di fatto cancellando una delle ultime misure anti Covid-19. Il governo pensa anche a cancellare l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari e di condonare le multe per gli over 50. Stop anche al bollettino quotidiano che diventerà settimanale.

Via le mascherine dagli ospedali

Il governo Meloni ha tempo tre giorni per rinnovare il provvedimento, voluto dall’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, che impone l’utilizzo della mascherina FFP2 negli ospedali e in tutte le strutture sanitarie. Il rinnovo non rientra nell’agenda del governo e neanche in quella del neo ministro della Salute Orazio Schillaci “Oggi la malattia è completamente diversa da quella che era una volta e quindi stiamo vedendo di fare in modo che ci possa essere il ritorno a una maggiore liberalizzazione”, dice il ministro. Schillaci è dunque pronto a “liberalizzare” le ultime disposizioni anti-Covid, messe in piedi anche dalla Lega nella precedente legislatura. Il punto è evidentemente politico e non sanitario-scientifico perché tutti gli esperti sono contrari. Il governo Meloni vuole segnare una discontinuità con la gestione pandemica di Draghi per “ripagare” tutto quell’elettorato no-vax, o quanto meno scettico, che ha votato per la destra.

Per Matteo Bossetti “levare le mascherine sarebbe un errore”. Le mascherine proteggono sia i pazienti sia gli operatori sanitari: “vanno tenute negli ambienti più a rischio, cioè i reparti infettivi, i pronto soccorso, certe medicine e geriatrie”, aggiunge Bossetti. Anche chi viene dall’esterno deve indossare la mascherina: “Con il virus che abbiamo oggi e vista la fragilità dei ricoverati è meglio se chi entra negli ospedali abbia la protezione. Magari ripristiniamo gli orari di visita e togliamo il Green Pass ma le mascherine no”, conclude.

Anche l’infettivologo, Massimo Andreoni, è contro la linea del governo Meloni. “Spostiamo il ragionamento dal Covid. La mascherina è un buon sistema di protezione. Non ci dimentichiamo che in ospedale abbiamo focolai di influenza magari perché il virus è stato portato dal parente di un malato. La pandemia ce lo ha insegnato: in ospedale è buona norma tenere le mascherine. È un po’ come lavarsi le mani, sono atti che non dobbiamo perdere. Poi le scelte politiche sono un’altra cosa”, dice Andreoni.

Il richiamo di Mattarella

In occasione de “I Giorni della Scienza” il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ammonisce e tiene alta la guardia. “Dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid-19. Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione. La Sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse. Tuttavia sentiamo che il periodo più drammatico è alle nostre spalle. La scienza è stata decisiva”. Pare che la scienza non sia uno degli elementi guida del nuovo governo.

Multe condonate e fine obbligo vaccinale

Il governo si spinge oltre. Sia Fratelli d’Italia che la Lega sono d’accordo a condonare (la parola “condono” sarà ricorrente per questo governo) le multe degli over 50 che non hanno completato il primo ciclo vaccinale entro il 15 giungo. Per la Repubblica, questo condono verrà inserito addirittura nel decreto Aiuti in programma questi giorni. Gli interessati dalla sanzioni da 100€ sono circa 1,9 milioni di italiani, o elettori se preferiamo.

Non è finita qua. Il governo vuole anche cancellare l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari in scadenza il 31 dicembre 2022. Di sicuro non verrà rinnovato ma la destra spinge per rimuoverlo prima. Conseguentemente, il governo punta sul reintegro di tutti gli operatori sospesi dal servizio per non essersi vaccinati.

Letta attacca

Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha criticato la linea del governo. “Con le scelte annunciate ieri, un po’ inattese, il messaggio del governo è di marcia indietro e retromarcia sulle misure che hanno a che vedere col il contenimento del covid. La scelta fatta già ieri dal governo, i primi annunci, sono profondamente sbagliati. Il messaggio è ‘liberi tutti’, il contrario a tutto ciò che è stato fatto in questi anni, salvando vite umane”, ha detto Letta.

 

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Editor: Lorenzo Bossola

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