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Il Gran Maestro Kasparov: ” Tutti i russi sono responsabili per questa guerra”

Il famoso scacchista, grande oppositore di Putin, ritiene che tutti i russi sono responsabili per questa guerra, anche se non è una responsabilità personale

Il famoso scacchista russo, Garry Kasparov, in un’intervista rilasciata al giornale tedesco Spiegel ha detto che tutti i russi che vivono in Russia sono parte di questa guerra e ne sono responsabili, anche se non in maniera diretta e personale.

Kasparov contro la Russia di Putin

Non è la prima volta che il Gran Maestro, in esilio a New York dal 2013, critica duramente la Russia e il regime di Putin. A maggio in un editoriale apparso su The Wall Street Journal ha criticato aspramente, e con rammarico, quelle posizioni di molti politici occidentali che hanno cercato di dialogare con Putin anziché contenerlo con la forza. “È difficile non sentirsi amareggiati rispetto a quello che avrebbe potuto essere – e a quante vite avrebbero potuto essere risparmiate – se queste medesime iniziative miranti a dissuadere Putin fossero state intraprese anni fa”, aveva scritto.

Il suo punto, poi fatto proprio da molti in maniera tardiva, è che non si può dialogare con il presidente russo non serve. Non è servito quando la Russia ha invaso la Crimea e non è servito per impedire l’invasione di tutta l’Ucraina. Secondo Kasparov i politici occidentali (Macron e Merkel e Obama a loro tempo) non hanno capito che isolare con la forza Putin è l’unico modo per avere sviluppi duraturi.

L’intervista allo Spiegel

“Ogni russo che vive in Russia ora fa parte della macchina da guerra”, così la pensa Kasparov che chiede che coloro che vogliono stare dalla parte giusta della storia se ne vadano. “Ho sempre detto che il suo regime [di Putin] sarebbe inevitabilmente diventato una minaccia fascista, non solo per la Russia, non solo per i suoi vicini, ma per il mondo intero. Sarebbe stato bello se alcune persone in più avessero preso a cuore questo avvertimento”, continua. L’intervistatore lo incalza dicendo che è forse troppo comodo parlare così dall’estero.

“Questa è guerra. O sei da un lato del fronte o dall’altro. Ogni cittadino russo, me compreso, ha una responsabilità collettiva per questa guerra, anche se non una responsabilità personale. Oggi la Russia è una dittatura fascista, che, mentre parliamo qui, compie crimini contro l’umanità. E tutti coloro che vivono ancora in Russia ora, fanno parte di questa macchina da guerra, che lo vogliano o no”, ha risposto in maniera netta e decisa.

Molti Stati UE nelle ultime settimane, dopo la mobilitazione parziale delle Russia, hanno posto dei limiti ai visti concessi ai cittadini russi per evitare che gruppi di sabotatori entrassero in UE e per rispondere in maniera politica a Putin. Per questo Kasparov propone che tutti i russi che decidono di disertare e di cercare asilo devono firmare una dichiarazione anti guerra e anti Putin fatta da tre punti. Primo, dichiarare la guerra criminale, secondo, dichiarare il regime di Putin illegittimo e terzo, dichiarare che l’Ucraina indivisibile. Così facendo i cittadini russi diverrebbero perseguibili dalle leggi russe e così potrebbero ottenere lo status di perseguitato politico.

Infine, il Gran Maestro ha affermato che Putin “non ha mai giocato a scacchi, ma a poker, ed era bravo nel poker geopolitico. Giocava spesso con carte pessime e vinceva, perché i suoi avversari si innamoravano del suo bluff”.

 

Foto di copertina: Der Spiegel

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Editor: Lorenzo Bossola

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