mercenari in ucraina
News

Mercenari in Ucraina: dal gruppo Wagner al Battaglione Azov

I mercenari in Ucraina come soldati esterni alla guerra

Sono definiti dei “soldati privati”, dipendenti di società di sicurezza che vengono ingaggiati dagli Stati nelle guerre. Si tratta dei contractor, o mercenari, e anche nella guerra in Ucraina non mancano. Nei conflitti degli ultimi 20 anni sono stati molto utilizzati, soprattutto in qualità di lavoratori esternalizzati nella guerra, utili a non esporre gli Stati a particolari conseguenze politiche.

Senza una divisa ufficiale, i mercenari esternalizzano il lavoro sporco nei conflitti. Costano meno, non espongono gli Stati a livello politico, ma possono anche essere licenziati a fine contratto, senza alcun problema di reinserimento a carico del bilancio pubblico.

Anche oggi entrambi i due fronti, quello Russo e quello Ucraino, sono ricorsi a rinforzi provenienti dall’estero loro affiliati. Ecco chi sono, da dove arrivano e quale ruolo hanno nella guerra.

Il gruppo Wagner: i mercenari in Ucraina al fianco di Putin

Vladimir Putin ha annunciato pubblicamente il reclutamento di 16mila “volontari” provenienti dal Medio Oriente. Costituiscono dei rinforzi alle forze regolari russe e combattono con loro nell’attacco alle città ucraine. In questo caso, per chi viene reclutato si parla di cifre fino a mille dollari al mese previsti per un contratto di circa sei o sette mesi.

L’esercito di questi contractor russi è noto con il nome Wagner, un gruppo di ex militari neonazisti attivo in Crimea, in Africa, ma anche in Siria e nel Donbass. Mosca ha sempre negato l’esistenza di questi mercenari, nonostante le numerose inchieste che ne rivelano le azioni. Il nome del gruppo deriverebbe dal suo fondatore, Dmitri Utkin, che aveva scelto Wagner come nome di battaglia durante il servizio segreto militare russo.

Secondo il New York Times, oltre 400 mercenari Wagner in questi giorni sarebbero operativi a Kiev seguendo gli ordini del Cremlino. Tra questi, vi sarebbe anche come obiettivo l’uccisione di Zelensky e altre figure governative ucraine.

mercenari in ucraina

I mercenari nell’Ucraina di Zelensky

Non solo Putin. Anche il governo di Kiev si è affidato a rinforzi provenienti dall’estero. Infatti, diverse società appaltatrici dell’Occidente starebbero reclutando nuovi contractor in aiuto dell’Ucraina. Con una paga da 60mila dollari al mese, tra i requisiti sono richiesti 5 anni di esperienza militare nell’Est Europa e una conoscenza delle armi di era sovietica.

Anche se nessun soldato della Nato è formalmente coinvolto nello scontro ucraino, gli aiuti in armi alla popolazione sono di fatto consegnati da soldati in appalto agli Stati occidentali. E spesso si tratta di ex veterani militari proprio dell’Alleanza Atlantica.

Tra i mercenari in Ucraina anche il Battaglione Azov

Ma vi è un’altra forza in campo al fianco dell’Ucraina. È il famigerato Battaglione di Azov, gruppo militare neonazista nato nel 2014 da due paramilitari dell’estrema destra ucraina. La sua presenza all’interno delle forze regolari dell’Ucraina è stata usata come pretesto da Putin per il suo tentativo di “denazificazione” del territorio.

mercenari in ucraina

I dubbi in merito alla possibilità che l’Ucraina si faccia affiancare da un gruppo neonazista sono molti. In effetti, affermare che i membri di un Battaglione dichiaratamente neonazista si battono per i valori democratici e di libertà ucraini sembra quasi un paradosso. Anche il direttore di La7, Enrico Mentana, è caduto in questa trappola, sollevando non poche polemiche per la sua affermazione: “Il Battaglione di Azov non è neonazista”.

Sta di fatto che, comunque, il reggimento Azov è inserito regolarmente nella Guardia Nazionale di Kiev. Zelensky, a differenza del suo predecessore, non ne ha mai celebrato le gesta, considerate le sue origini ebraiche. Ma in questo momento non può di certo prendere le distanze da un battaglione che conta su migliaia di uomini e, soprattutto, fa direttamente capo al Ministero degli Interni.

 

Leggi anche:

Volnovakha, città fantasma ucraina distrutta dalle bombe: qui avviene la russificazione di Putin

Oggi i colloqui a Roma tra Cina e Usa: nuovi negoziati tra Ucraina e Russia

 

Editor: Susanna Bosio

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!