Il Maxxi di Roma compie 10 anni e si raddoppia
Il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma compie 10 anni. È stata la prima istituzione italiana rivolta alla creatività dei nostri giorni.
Zaha Hadid (1950-2016) aveva ragione nel dire: “Considero il Maxxi di Roma un luogo dove immergersi per lo scambio di idee, alimentando così la vitalità culturale della città. Non è solo un museo, ma un centro culturale composto da un denso tessuto di spazi esterni e interni che si intersecano e dialogano l’uno con l’altro in un intrigante intreccio di gallerie che si riversano su un ampio campus urbano”.
A distanza di dieci anni dall’apertura di quello che è il Museo nazionale delle arti del XXI secolo da lei progettato, quelle sue parole hanno ancora più valore.
Il MAXXI di Roma
Una enorme ex caserma romana, in Via Guido Reni, nel quartiere Flaminio, è diventata a tutti gli effetti un museo nazionale dedicato alla creatività contemporanea, un’opera architettonica dalle forme innovative e spettacolari. Una piattaforma aperta a tutti i linguaggi della creatività, ma soprattutto un luogo di incontro, di scambi e collaborazioni.
Un vero e proprio laboratorio di futuro dove imparare, studiare, incontrare e parlare, confrontandosi. Pensate che, ad oggi, i visitatori sono stati quattro milioni con quasi tredici i milioni di euro incassati.
Il museo è stato pensato come un luogo d’eccellenza della cultura nelle sue varie forme e declinazioni. Gestito da una Fondazione costituita nel luglio 2009 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il museo è dedicato alla sperimentazione e all’innovazione nel campo delle arti e dell’architettura. Ed infatti all’interno del MAXXI trovano spazio due istituzioni museali: il MAXXI arte e il MAXXI architettura.
Una struttura a dir poco speciale che da risalto alle installazioni che racchiude – scelte dal direttore artistico Hou Hanru, da Margherita Guccione (Maxxi Architettura) e Bartolomeo Pietromarchi (Maxxi Arte) valorizzandole e mettendole in luce. Il Museo è oggi considerato, a livello internazionale, un avamposto della ricerca artistica dell’area euro-mediterranea, e una istituzione che co-produce ed esporta le sue mostre.
La collezione permanente
Esposta con ingresso gratuito ben quattro giorni a settimana, la collezione permanente comprende un corpus di circa cinquecento opere. Spiccano le installazioni di Bill Fontana, Katharina Grosse, Sol Lewitt, Maurizio Mochetti. Inoltre le opere di Alighiero Boetti, Giulio Turcato, Francesco Clemente, William Kentridge, Mario e Marisa Mertz, Tomas Saraceno, Giuseppe Penone, Maria Lai e molti altri. La collezione di architettura, invece, abbraccia un arco temporale che va dai primi del Novecento alle sperimentazioni più contemporanee, tra disegni, foto, video e sculture.
Le mostre
Veramente tantissime, in questi dieci anni, sono state le mostre, le presentazioni e gli eventi ospitati al suo interno e all’esterno. Da Piero Gilardi a Gino De Dominicis, da Pistoletto a Letizia Battaglia, da Jan Fabre a Gaetano Pesce, da Amos Gitai alla stessa Zaha Hadid. Ma ricordarli tutti sarebbe impossibile.
Il MAXXI a L’Aquila
È prevista per il 21 giugno prossimo l’inaugurazione del nuovo MAXXI a L’Aquila. Il contenitore sarà il bellissimo e restaurato Palazzo Ardinghelli.
Nel nuovo avamposto abruzzese saranno subito visibili le opere site-specific affidate nel 2015 a cinque importanti artisti italiani. Elisabetta Benassi, Daniela De Lorenzo, Alberto Garutti e il maestro Ettore Spalletti, recentemente scomparso, cui è dedicato uno degli spazi più suggestivi.
La collezione del Maxxi animerà gli spazi di Palazzo Ardinghelli con opere di Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Enzo Cucchi, Maurizio Cattelan, Piero Manzoni, Rudolph Stingel, Bruna Esposito, Philippe Rahm, Francois Roche, Toyo Ito, Sergio Musmeci, Sol LeWitt, Allora & Calzadilla.
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