Il metodo Marie Kondo: come riordinare la casa con gioia e gentilezza
Riordinare la casa non è mai stato così sereno con il metodo Marie Kondo
Gli armadi strabordano, gli scaffali sono colmi di libri e ogni angolo della casa è invaso dagli oggetti. È decisamente ora di fare un po’ di ordine, ma come? Il metodo Marie Kondo viene proprio in nostro aiuto in questi momenti.
Marie Kondo è una scrittrice giapponese di libri di economia domestica, il più celebre dei quali è sicuramente Il magico potere del riordino, un manuale in cui spiega come riordinare la casa in base alle emozioni che gli oggetti ci trasmettono.
Il metodo Marie Kondo
Il metodo Marie Kondo, anche chiamato KonMari, si basa su un semplice concetto di base: non basta riordinare la casa, serve vivere in un luogo capace di suscitare gioia. Il pilastro del metodo KonMari è il decluttering, un termine di origine inglese che indica l’eliminazione degli oggetti superflui presenti in casa. Con Marie Kondo questa parola assume l’ulteriore significato di circondarsi solamente di oggetti a cui si tiene veramente.
Il decluttering nel metodo KonMari si svolge non stanza per stanza, ma per categoria:
- Vestiti
- Libri
- Carte e documenti
- Komono (oggetti vari)
- Oggetti dal valore sentimentale
Il primo step sarà raccogliere tutti gli oggetti appartenenti alla stessa categoria e disporli su una superficie piana, come il pavimento, il letto o un tavolo. Andranno analizzati uno a uno secondo la domanda “Mi rende felice?”. Bisogna dunque identificare quegli oggetti che ci fanno sentire bene, che ci mettono a nostro agio o che rendono la nostra vita più facile. Grazie a questa scrematura sarà più facile capire cosa tenere e cosa donare. Ricordate: donare, non buttare.
Per questa fase di decluttering e per il successivo riordino, Marie Kondo suggerisce di seguire dieci passi fondamentali:
- Scattare delle foto prima di iniziare il processo, in modo da poter vedere chiaramente i cambiamenti al termine del riordino.
- Non farsi aiutare da nessuno. La presenza di altre persone potrebbe interferire con la nostra abilità di decidere cosa tenere e cosa no. È sempre meglio occuparsene da soli.
- Trovare il momento giusto. Il decluttering può essere eseguito in vari momenti, ma è importante che ogni fase venga svolta in una volta sola. Assicuratevi dunque di avere abbastanza tempo a vostra disposizione.
- Non basta spostare gli oggetti da un luogo all’altro, bisogna liberarsi di quelli superflui.
- Iniziare dagli abiti, in questo modo si potrà fare pratica con il metodo Marie Kondo e con la domanda “Mi rende felice?” prima di passare agli oggetti più difficili da eliminare.
- Esaminare tre oggetti alla volta.
- Ringraziare l’oggetto che si sta eliminando. Dire grazie per il servizio prestato da quell’oggetto o alla persona che ce lo ha regalato è un ottimo sistema per sentire meno il senso di colpa nel darlo via.
- Piegare i vestiti come dei piccoli pacchetti, creando dei rettangolini che possano essere inseriti nei cassetti in verticale, così da sfruttare al meglio lo spazio e avere una vera e propria libreria degli abiti.
- Usare il metodo matrioska, inserendo un oggetto dentro all’altro, come per le borse, le pentole e i contenitori.
- Lasciare gli oggetti dal valore sentimentale alla fine. Saranno gli oggetti che daranno più difficoltà quando verrà il momento di disfarsene, è quindi consigliabile lasciarli per ultimi per quando si sarà diventati ormai esperti del metodo Marie Kondo.
Il metodo Marie Kondo è spiegato più dettagliatamente nei libri Il magico potere del riordino e 96 lezioni di felicità e attraverso un corso sul suo sito ufficiale.
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