IL MINIMALISMO FLUTTUANTE DI GABRIELE COLANGELO
Gabriele Colangelo: il “non compiuto” che affascina la Milano Fashion Week
Gabriele Colangelo presenta una collezione autunno/inverno 2018-19 all’insegna del minimalismo e dell’austerità.
Lo stilista milanese, classe 1975, stupisce per un concept naturale che punta a esplorare il mondo della sartoria con capi modellati da cimose libere di fluttuare nell’aria.
Tele di lana battuta ad armatura raso opaca e trama di seta multicolor, disegnano immagini astratte che si arricchiscono di frange che vibrano su cappotti e midi skirt.
Jaquard in seta e lana non cimati mantengono i fili a tutta lunghezza determinando una finta pelliccia multicolor.
I fili fluttuanti, fil rouge della collezione, sono stati tagliati a pochi millimetri, sviluppando una superficie tridimensionale.
Il défilé è ricco di spunti. Il micro pied de poule arricchisce la struttura minimalista dei capi come la jumpsuit maschile o la giacche con rever a lancia, doppiato in nappa plongé.
Stesso procedimento per le gonne a portafoglio trattenute da bottoni in corno.
Le soluzioni materiche sono al centro della collezione di Gabriele Colangelo.
Il panno di lana infeltrito in tinta solida è stato laserato con motivo floreale ed accoppiato alla lana con micro disegno, sottolineando la struttura minimal del cappotto con spalla scesa.
La nappa plongé è stata proposta nelle tonalità del cammello e del blu creando capi dall’aplomb sofisticato.
Anche il montone merino segue il mood della collezione rivelando una superficie a chicco di riso che confeziona gilet con maxi tasche e caban dalla manica arrotondata.
L’alpaca, infine, è stata lavorata a mosaico con micro tasselli bicromi in alternanza a strisce di pelle a scacchiera per la pelliccia con collo in lana amovibile.
Gli accessori contemplano la collezione con collane di ispirazione surrealista in resina colorate, maxi bag con manici rigidi e stivaletti con punta allungata e squadrata.
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