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Il ministro della difesa russo, Sergei Shoigu, riappare dopo 13 giorni di assenza

Sergei Shoigu, scomparso dai riflettori per due settimane, è riapparso dopo 13 giorni

Sergei Shoigu, ministro della Difesa russo, è riapparso in video collegamento dopo due settimane di assenza. Le sue apparizioni pubbliche si erano interrotte tutto di un tratto. Nessuna apparizione sui media, nessuna foto e nessuna dichiarazione ufficiale per 13 giorni. L’ultimo avvistamento risaliva all’11 marzo. Strano per essere una delle persone più importanti e vicine a Putin.

Shergei Shoigu riappare dopo 13 giorni di assenza

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu è scomparso dalla scena pubblica per due settimane. Ma non c’è nessuna notizia ufficiale che spieghi la sua assenza, se non l’indiscrezione trapelata riguardante problemi di salute. «Problemi cardiaci», l’ipotesi di alcuni media con fonte Agentstvonews.

Il portavoce del Cremlino aveva spiegato ai giornali l’assenza di Shoigu così: «Il ministro della Difesa ora ha molte preoccupazioni. C’è un’operazione militare speciale in corso. Non è il momento per l’attività mediatica. È abbastanza comprensibile». Questa la giustificazione relativamente strana, considerando che Sergei Shoigu è amante dei riflettori, tanto che in due anni 110 servizi sul canale Pervyj Kanal sono dedicati a lui.

L’ultima sua apparizione sui telegiornali, e anche l’ultimo aggiornamento del sito del ministero della Difesa, risale all’11 marzo quando ha avuto una terza telefonata con Akar ed è andato in visita all’Ospedale militare centrale di Mandryk per consegnare medaglie al valore ai militari che “si sono distinti” in Ucraina.

Ma dopo 13 giorni Sergei Shoigu è riapparso in videocollegamento durante il Consiglio di Sicurezza di ieri. Sullo sfondo del presidente russo Vladimir Putin, il ministro della Difesa è l’ultimo a comparire. La sua immagine zoomata, quasi per zittire i dubbi dei giornalisti.

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Chi è Sergei Shoigu

Tra i fedelissimi di Vladimir Putin c’è sicuramente Sergei Shoigu: è tra gli uomini più ascoltati al Cremlino. 66 anni di origini ucraine da parte di madre, Sergei vanta una carriera prima negli apparati sovietici, poi in quelli russi. È ingegnere e non ha mai svolto il servizio militare, ma indossa comunque la divisa da quando è ministro. Ed è con l’invasione in Crimea che Serghei si sente più forte. Servitore dello Stato, ha imparato ad anticipare i desideri di Putin.

Shoigu possiede insieme a Valery Gerasimov, Capo di Stato Maggiore, e, a Vladimir Putin, i tre codici dei missili di lancio a testata nucleare.

 

Editor: Vittoria Ferrari

 

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