MUDEC Milano permanente
Arte,  Mostra

Il MUDEC di Milano: riapre il 1 maggio e rinnova la Permanente

MUDEC Milano apre il 1 maggio ma la Permanente è chiusa: si rinnova con un nuovo allestimento “Il mondo visto da qui”

Il MUDEC – Museo delle Culture di Milano ha deciso di rinnovare la sua Collezione Permanente inaugurando il progetto espositivo “Il mondo visto da qui”. A 5 anni dall’apertura del museo, è sorta l’esigenza di rinnovare il percorso permanente “Oggetti d’incontro” e ora il MUDEC darà vita a un nuovo secondo progetto con collezioni etnografiche del museo. “Il mondo visto da qui” aprirà al pubblico il 16 settembre 2021.

Nel frattempo, viste le nuove disposizioni ministeriali, il Museo riaprirà questo sabato 1 maggio con due esposizioni a lungo rimandate.

Scopriamo insieme cosa ci aspetta i prossimi mesi al MUDEC di Milano.

MUDEC Milano permanente

“Oggetti d’incontro”: i primi 5 anni del MUDEC

9000 oggetti di etnografia del Comune di Milano provenienti dai quattro continenti, 800 le opere donate e 200 quelle restaurate finora, 1500 giorni dall’apertura per 25 mostre Focus. Questi sono i numeri che caratterizzano il Museo, la sua Mission e la sua instancabile attività.

L’obiettivo del MUDEC con “Oggetti d’incontro” era quello di svecchiare la visione canonica di un museo etnografico come un luogo per soli “specialisti”. Aprendo la collezione, le mostre focus, il caveaux, il Museo si è avvicinato al visitatore per farlo ragionare su come sia cambiato il nostro rapporto con “l’altro” attraverso i secoli.

In particolare, le mostre Focus hanno diversificato e reso più interessante il racconto dei materiali che costituiscono l’anima del Museo, creando narrazioni più approfondite. Tutto ciò grazie al coinvolgimento di architetti, geografi, astronauti, genetisti, documentaristi ed esploratori, nel senso più tradizionale e romantico del termine. Ma soprattutto la Collezione Permanente del MUDEC ha permesso la partecipazione delle tante comunità di riferimento, con cui si è potuto instaurare un dialogo costruttivo.

MUDEC Milano permanente
La Collezione Permanente

Le attività del MUDEC

La Collezione Permanente del MUDEC di Milano è stata oggetto di tantissime iniziative messe in atto per coinvolgere i visitatori e le comunità che gli girano intorno.

Un esempio è il progetto di “Milano Città Mondo”. La serie di incontri, ormai al suo sesto anno, che ha permesso al pubblico di conoscere storie di toccante umanità, tornerà questo 1 maggio. C’è poi il progetto “Ri-Prenditi al MUDEC” che coinvolge i giovani dei quartieri di Milano.

Da ricordare anche il contributo di tantissimi artisti, come Leone Contini, Liu Bolin e Riccardo Gianconi, che con le loro opere hanno arricchito lo storytelling del Museo e un nuovo filone di etnografia contemporanea.

Infine, indissolubilmente legato alla vita della collezione permanente e nello spirito del suo fondatore, Antonio Raimondi, il MUDEC ha sempre portato avanti anche il lavoro archeologico di campo. Dagli scavi in Perù e Argentina, sono stati raccolti migliaia di reperti che hanno permesso la nascita di allestimenti quali “Mi cama es un jardin. I tessuti delle donne del monte quichua (Santiago del Estero, Argentina)” e “Qhapaq Ñan. La grande strada Inca”, mostra Focus tuttora in corso.

“Il mondo visto da qui”: si rinnova la Collezione Permanente del MUDEC di Milano

Alla fine di febbraio, il Museo ha spento simbolicamente le luci nelle sue sale dedicate alla Collezione Permanente, per dare il via al progetto di rinnovazione intitolato “Il mondo visto da qui”.

Il nuovo progetto, curato dal Comitato Scientifico, ha come obiettivo raccontare alcuni fenomeni che hanno profondamento trasformato la nostra società. Le opere della Permanente saranno ripresentate in un’inedita visione in cui ripensare i rapporti, le connessioni, gli scambi. In un viaggio fatto di oggetti, il visitatore ripercorrerà alcuni temi cardini della storia globale attraverso una “lente” milanese. Il punto di vista di partenza infatti sarà quello lombardo. Milano è stata definita la città più “internazionale” d’Italia, ha subito, cioè, più di altre città, la globalizzazione a partire dall’età moderna. Il Museo delle Culture si fa interprete di questi processi partendo dagli oggetti patrimonio del Comune di Milano e della regione. Il pubblico sarà introdotto e accompagnato in una riflessione e lettura di questi oggetti, tra dipinti e stampe e, in taluni casi, esperienze immersive.

La nuova permanente del MUDEC si mantiene al passo con le trasformazioni della nostra società – spiega la Direttrice del Mudec Anna Maria Montaldorispondendo al bisogno della cittadinanza di comprendere la contemporaneità e alle richieste e necessità degli educatori di formarsi in chiave interculturale. Il percorso è stato pensato per fornire strumenti che consentano di affrontare temi complessi – come le migrazioni e il colonialismo – con la consapevolezza di quello che è stato il passato, per costruire un futuro di dialogo”.

Nei prossimi mesi, invece, sempre sui canali social del Museo, i visitatori potranno scoprire attraverso uno speciale work in progress le principali tappe del processo di allestimento e i segreti del nuovo percorso espositivo della Permanente, in attesa dell’apertura del 16 settembre.

I prossimi appuntamenti con MUDEC – Museo delle Culture di Milano

Da oggi, sul sito e sui canali social del MUDEC sarà disponibile un video-documentario che racconta il lavoro svolto da Museo di Milano in questi 5 anni di Collezione Permanente. Qui il videosaluto della Direttrice Montaldo.Da questo sabato, 1 maggio, il MUDEC riapre finalmente al pubblico con due mostre, non ancora inaugurate a causa della pandemia. Sarà possibile visitare, su prenotazione, le esibizioni “Tina Modotti. Donne, Messico e Libertà” e “Robot. The Human Project”.

MUDEC Milano permanente
La mostra “ROBOT. The Human Project” aperta dal 1 maggio

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