Il nuovo museo fotografico a Torino
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Il nuovo museo fotografico di Intesa Sanpaolo a Torino

Dopo Milano, Napoli e Vicenza Intesa Sanpaolo apre il nuovo museo fotografico a Torino

Banca Intesa Sanpaolo inaugura la quarta sede espositiva delle Gallerie d’Italia, che va ad aggiungersi a quelle di Milano, Napoli e Vicenza. Il nuovo museo fotografico a Torino, presso Palazzo Turinetti in Piazza San Carlo, è il luogo dove fotografia e video arte esprimono il loro valore estetico. La mostra è un viaggio nell’attimo eterno.

Il nuovo museo fotografico a Torino: il progetto di Michele De Lucchi

L’esposizione si trova a Palazzo Turinetti, che dal 1963 accoglie la Direzione dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino e oggi è la sede legale della banca. L’architetto De Lucchi, senza modificare le fondamenta del Palazzo, dà una nuova configurazione urbanistica e architettonica a Torino. Il progetto prevede la costruzione di uno scalone che scende nel sottosuolo di Piazza San Carlo. Sprofondamento dello spazio fisico e del tempo allegorico. In questo mondo sotterraneo, ci sono 17 proiettori 4K per 500 metri quadrati di foto. Uno scrigno che conserva le immagini della propria storia.

“Non modifichiamo il ritmo delle finestrature o il susseguirsi delle arcate dei portici ma costruiamo uno scalone, uno scalone monumentale che non sale nei palazzi rinascimentali al piano nobile ma scende sotto, sotto la crosta del pianeta, in luoghi altrettanto carichi di straordinarietà e suggestione quanto quelli dei piani superiori”, Michele De Lucchi spiega il progetto.

La storia di Palazzo Turinetti

La dimora di Maurizio Giuseppe Turinetti, conte di Pertengo e Costanza, sindaco di Torino nel 1752 e nel 1769, è distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nel 1951 l’Istituto Bancario Sanpaolo acquista Palazzo Turinetti per intraprendere la ricostruzione delle parti danneggiate dell’edificio. Per molti anni, i sotterranei di Palazzo Turinetti ospitano la centrale operativa del Sanpaolo. L’architetto De Lucchi riconverte l’edificio secondo le logiche di valorizzazione del programma culturale Gallerie della banca, aprendo la strada a una nuova visione dello spazio: un modello generativo di edificio per la cultura.

Le zone ipogee, un tempo caveau, oggi ospitano: un ampio spazio riservato alla biglietteria; aule didattiche destinate alle scuole che partecipano ai diversi programmi formativi; la sede dell’Archivio Publifoto di Istituto Sanpaolo; progetti commissionati dalla banca a fotografi internazionali per indagare i temi cruciali del nostro tempo; una grande sala multimediale con pareti completamente proiettabili che regalano un’esperienza immersiva al cittadino.

Le mostre temporanee per il debutto sono due. La fragile meraviglia, un viaggio nella natura che cambia, di Paolo Pellegrin, e Dalla guerra alla luna. 1945-1969. Sguardi dall’archivio Publifoto.

“La fragile meraviglia, un viaggio nella natura che cambia”

Questa esposizione di Paolo Pellegrin inaugura l’apertura del museo. Il fotografo tratta il tema del rapporto uomo-natura. Pellegrin viaggia per trovare immagini che immortalino la forza della natura. I suoi scatti si collegano sempre ai quattro elementi naturali: terra, acqua, aria e fuoco. Il reportage fotografico, con la curatela di Walter Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi, parla dell’uomo e della sua azione, ponendo l’accento su quello che è il suo rapporto con lo spazio in cui abita e, allo stesso tempo, con il grado più primitivo di se stesso. Fotografare un iceberg, un ghiacciaio o gli alberi bruciati negli incendi in Australia significa contrapporre l’immensità della natura alla finitezza dell’uomo.

Gallerie d'Italia

“Dalla guerra alla luna 1945–1969. Sguardi dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”

Questa mostra è una selezione di immagini della storico Archivio Publifoto, a cura di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso, che documenta il miracolo economico dal dopoguerra fino alla più grande conquista dell’uomo moderno, lo sbarco sulla luna. Gli scatti testimoniano il percorso di un quarto di secolo che ha completamente trasformato la nostra società.  Le prime case popolari, lo sviluppo industriale, la costruzione di infrastrutture fondamentali come l’Autostrada del Sole, la diffusione dei primi consumi di massa, con l’ingresso degli elettrodomestici nelle case degli italiani. Alle immagini del lavoro in fabbrica si alternano quelle dei concorsi di bellezza, le gare sportive e quelle canore, la costruzione dei ponti e dei grattacieli, la scoperta della metropolitana di Milano. Senza dimenticare le tragedie come l’alluvione del Polesine, di Firenze, il Vajont.

Le fotografie fissano il tempo in un’epoca dove tutto scorre veloce.

Gallerie d’Italia a Torino: la collezione permanente

Al piano nobile del Palazzo, ci sono nove tele di proprietà della Banca realizzate nel Seicento per decorare l’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, oggi distrutto, e molti dipinti, sculture, arazzi e arredi dal XIV al XVIII secolo.

Gallerie d’Italia

Per ulteriori informazioni consulta il sito ufficiale:

https://www.intesasanpaolo.com/

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