Il piano del governo per affrontare l’inverno e risparmiare su luce e gas
Il Piano nazionale del governo per contenimento dei consumi di gas naturale emanato dal Ministero della Transizione Ecologica ha come obiettivo quello di «ridurre i rischi connessi a una potenziale interruzione totale dei flussi dalla Russia durante il prossimo inverno nonché rispondere alle richieste europee in termini di riduzione dei consumi per il periodo 2022-2023, è opportuno attuare sin da subito misure di contenimento dei consumi nazionali di gas».
Gas, il piano del Governo: riscaldamento giù di 1 grado, ridotto di 15 giorni e 1 ora in meno
Le nuove misure del Regolamento pubblicato dal Mite cercheranno di portare ad «un potenziale di circa 5,3 miliardi di metri cubi di gas», considerata la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento.
Il governo (con Eni e con Snam) si è attivato per garantire approvvigionamenti di Gnl (gas naturale liquefatto) da nuove rotte: sino a 3,5 miliardi di Smc dall’Egitto, sino a 1,4 miliardi di Smc dal Qatar, sino a 4,6 miliardi di Smc progressivamente dal Congo, e circa 3,0-3,5 miliardi di Smc da forniture in fase di negoziazione da atri Paesi come Angola, Nigeria, Mozambico, Indonesia e Libia.
Il piano del Governo sul gas: giù i riscaldamenti di 1 grado
Tra le misure di contenimento e risparmio pubblicate dal Ministero della Transizione Ecologica c’è la riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici.
Inoltre, si legge che «i limiti di esercizio degli impianti termici sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione».
Gas: ridotta la durata dei caloriferi
Si ridurrà di un’ora la durata dei caloriferi, secondo un meccanismo diviso per fasce regionali.
In zona A i riscaldamenti saranno accesi per un massimo di cinque ore giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo. In zona B per un massimo di 7 ore giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo. Nella C per un massimo di 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo. In zona D per un massimo di 11 ore giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile. In zona E per un massimo di 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile.
I comportamenti da promuovere
Nel documento pubblicato dal Mite sono elencati alcuni comportanti, invece, da promuovere.
Tra questi «la riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine».
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Editor: Vittoria Ferrari
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