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Il piano di Boris Johnson per fermare Putin in sei mosse: una chiamata alla comunità internazionale

Il piano di Johnson contro Putin: intervento dei leader mondiali per fermare la guerra

«I leader mondiale devono impiegare un rinnovato sforzo per garantire che l’orribile invasione della Russia in Ucraina fallisca». Queste le parole del premier britannico Boris Johnson, che ha spiegato di avere un piano per fermare Putin.

Lo stesso Johnson ha voluto descrivere il suo piano d’azione diviso in sei punti sul New York Times. Consiste in una chiamata a tutta la comunità internazionale, perché, come afferma, non saranno gli storici ma il popolo ucraino a giudicarci.

Il piano di Boris Johnson contro Putin: le sei mosse

Boris Johnson ha spiegato nei dettagli il proprio piano contro Putin. In una serie di incontri con i diversi leader internazionali, ha più volte affermato: «Putin deve essere visto fallire in questo atto di aggressione. Non è sufficiente esprimere il nostro sostegno all’ordine internazionale. Ma dobbiamo difenderlo contro un tentativo sostenuto di riscrivere le regole con la forza militare».

141 nazioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite hanno condannato l’invasione dell’Ucraina. Così come 39 paesi, coordinati dal Regno Unito, hanno agito con il più grande rinvio per crimini di guerra alla Corte penale internazionale.

Ma secondo Johnson questo non basta. E così ha presentato i sei punti del proprio piano contro il presidente russo.

  • I leader mondiali devono mobilitare una coalizione umanitaria internazionale a favore dell’Ucraina
  • Devono anche sostenere l’Ucraina nei suoi sforzi per provvedere alla propria difesa
  • La pressione economica sulla Russia deve essere aumentata
  • La comunità internazionale deve resistere alla normalizzazione delle azioni della Russia in Ucraina
  • Le risoluzioni diplomatiche alla guerra devono essere perseguite, ma solo con la piena partecipazione del legittimo governo dell’Ucraina
  • Deve esserci una rapida campagna per rafforzare la sicurezza e la resilienza dei Paesi Nato

Il piano di Johnson contro Putin: cessate il fuoco non rispettato

Intanto, il ministero della Difesa britannico ha sottolineato che il cessate il fuoco proposto dalla Russia per far evacuare i civili da Mariupol, città ucraina assediata, è stato un tentativo di ripristinare le proprie forze armate e riprendere l’offensiva.

Secondo l’intelligence, quindi, il cessate il fuoco aveva come obiettivo “sviare la condanna internazionale”. L’Ucraina ha affermato che le forze russe hanno continuato a bombardare anche durante i corridori umanitari di evacuazione. Ma Mosca ha incolpato i “nazionalisti” di Kiev per aver impedito ai civili di andarsene.

Il ministero della Difesa sottolinea che in questo modo la Russia sta probabilmente cercando di spostare la responsabilità delle vittime civili nella città.

 

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Editor: Susanna Bosio

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