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Il PIL dell’Italia nel secondo trimestre 2022 cresce dell’1%

L’ISTAT STIMA CHE IL PIL DELL’ITALIA NEL SECONDO TRIMESTRE DELL’ANNO SIA AUMENTATO DELL’1% RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE

L’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) nella giornata di oggi, venerdì 29 luglio 2022, ha affermato tramite un comunicato che il PIL dell’Italia nel secondo trimestre è cresciuto dell’1% rispetto ai primi tre messi dell’anno . Inoltre, l’aumento è stimato essere del 4,6% se paragonato allo stesso periodo dell’anno precedente, il 2021.

ISTAT, PIL Italia 2022 in aumento

Il comunicato recita così. “Nel secondo trimestre del 2022 si stima che il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dell’1% rispetto al trimestre precedente e del 4,6% in termini tendenziali”.

L’Istituto di Statistica sottolinea il fatto che il secondo trimestre 2022 ha avuto un giorno lavorativo in meno sia rispetto al primo trimestre dell’anno sia al secondo trimestre 2021.

Il comunicato prosegue. “La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2022 è pari a 3,4%”.

Il ministero dell’Economia

Intanto questo aumento rappresenta il sesto trimestre consecutivo con un segno positivo. “Il recupero dalla crisi causata dalla pandemia può dirsi completato”, è questo il commento ai dati sul PIL del ministero dell’Economia. Inoltre, sempre secondo il ministero, le misure del governo per attutire l’impatto dell’aumento dei costi sulle famiglie e imprese ha funzionato. [Le misure] “hanno permesso di attutire l’impatto del rialzo dei costi dell’energia sulle famiglie e sulla competitività delle imprese. Sono stati inoltre varati interventi di politica industriale, quali quelli a sostegno del settore dell’auto, e si è intensificato il dialogo con le imprese allo scopo di valorizzare gli strumenti di incentivazione agli investimenti e all’innovazione. Seppure in un contesto segnato dalle tragiche vicende in Ucraina, il clima di investimento in Italia resta positivo”.

Inflazione

Se il PIL  dell’Italia è in crescita, l’inflazione a luglio rallenta ma preoccupa. A giugno 2022 l’inflazione è aumenta dell’8%, mentre a luglio “solo” del 7,9%. “L’inflazione su base tendenziale rimane elevata pur riducendosi di un decimo di punto percentuale. Ciò si deve ad andamenti contrastanti”. “Il rallentamento dei prezzi dei beni energetici che si registra a luglio, non frena l’onda lunga delle tensioni inflazionistiche che si stanno diffondendo agli altri comparti merceologici”, spiega l’ISTAT. Il rallentamento dell’aumento dei prezzi è era previsto dagli esperti del settore, visto che Intesa Sanpaolo aveva calcolato sempre un +8% e Unicredit +8,1%.

Ciononostante, i prezzi dei beni che compongono il “carrello della spesa” sono aumentati a luglio del 9,1%. “La crescita dei prezzi degli Alimentari lavorati, dei Beni durevoli e non, dei Servizi relativi ai trasporti e dei Servizi vari accelera, spingendo l’inflazione al netto degli energetici e degli alimentari freschi (componente di fondo; +4,1%) e quella al netto dei soli beni energetici (+4,7%) a livelli che non si vedevano, rispettivamente, da giugno e maggio 1996”, spiega sempre l’ISTAT.

 

 

Immagine di copertina: ISTAT

 

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