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Il premier israeliano Naftali Bennett prova a fare da mediatore in Ucraina: porterà alla fine del conflitto?

Naftali Bennett e l’intervento nel conflitto in Ucraina: l’incontro con Putin a Mosca

Il primo ministro israeliano Naftali Bennett è volato ieri a sorpresa a Mosca per mediare sulla guerra in Ucraina. Ora la speranza che arrivi presto una risoluzione del conflitto esploso in Europa è riposta in Israele.

Prima un incontro faccia a faccia con Vladimir Putin, in quella che è stata la prima volta di un leader straniero in Russia dopo l’invasione del territorio ucraino. Poi una telefonata a Volodymyr Zelensky. E, infine, a Berlino per un confronto con il cancelliere Olaf Scholz.

Ma qual è il ruolo internazionale di Bennett? E cosa potremmo aspettarci dal suo intervento?

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Naftali Bennett fa da mediatore per l’Ucraina

Secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa internazionali, il viaggio del premier Bennett era stato coordinato in anticipo con Stati Uniti, Francia e Germania. E ne era a conoscenza anche il presidente ucraino Zelensky, che aveva criticato Bennett e il suo governo per non aver preso una posizione più dura contro Putin.

Ora Bennett approfitta dei forti legami che uniscono Israele con Mosca e Kiev per un tentativo di mediazione. Sui risultati dell’incontro con Putin c’è ancora poco. Non sono state fatte dichiarazioni pubbliche di alcun tipo. Stando al governo israeliano, Putin e Bennett avrebbero discusso di un cessate il fuoco in Ucraina e di negoziati sul nucleare ucraino.

Putin avrebbe anche chiesto al premier israeliano di astenersi dal trasferire aiuti militari agli Ucraini. Cosa che è già stata evitata, inviando comunque medicinali e cibo in supporto. Gerusalemme sta accogliendo i profughi e finirà tra poco la costruzione di un ospedale da campo vicino alla città di Leopoli per aiutare i bambini.

Anche del contenuto della telefonata con Zelensky si sa ben poco. Secondo alcune indiscrezioni, il presidente ucraino non avrebbe sentito nulla di particolarmente nuovo. In tarda serata si è limitato a pubblicare un tweet piuttosto secco. “Il primo ministro di Israele mi ha chiamato dopo il suo incontro con Vladimir Putin. Continuiamo il dialogo”.

Naftali Bennett riuscirà a porre fine alla guerra in Ucraina?

C’è un forte scetticismo, comunque, sulla possibilità che il tentativo di mediazione di Bennett possa andare a buon fine. Il premier sta cercando di bilanciare gli interessi di Israele. Mantenendo, da un lato, buone relazioni con la Russia a causa del controllo di Mosca dei cieli siriani, e dall’altro inviando aiuti umanitari per gli Ucraini coinvolti nel conflitto.

Lo scetticismo arriva soprattutto da Kiev, consapevole del fatto che Israele si è rifiutata di chiudere lo spazio aereo alla Russia. Ma anche di inviare sanzioni pesanti o di garantire all’Ucraina la tecnologia Iron Dome che possa proteggere i civili dagli attacchi russi.

Potremo forse conoscere i risultati di questi incontri nei giorni a venire, pur sapendo che Israele cercherà lo stesso di mantenere questa posizione intermediaria.

 

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Editor: Susanna Bosio

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