IL RACCONTO DEI RACCONTI
Spettacolo,  Cinema

Il racconto dei racconti: il successo estero del film di Garrone 16

Il Racconto dei Racconti, arrivato con un anno di ritardo nelle sale inglesi, sta ricevendo recensioni entusiastiche dai più autorevoli quotidiani stranieri

IL RACCONTO DEI RACCONTI

Nonostante sia passato quasi inosservato al Festival di Cannes dell’anno scorso, l’ultimo film di Matteo Garrone, ‘Il Racconto dei Racconti’è stato ottimamente accolto dalla critica americana e inglese.

Il film, che ha portato sullo schermo tre fiabe del ‘Pentamerone’ di Giambattista Basile: “La cerva fatata”, “La pulce” e “La vecchia scorticata”, narra di una regina sterile disposta a divorare il cuore di un drago pur di poter diventare madre, di un re che nutre una pulce con il proprio sangue fino a farle raggiungere dimensioni elefantesche e di un altro sovrano che si innamora follemente di una ragazza, all’interno della quale si nascondono magicamente le identità di due sorelle anziane.

Dopo le superbe recensioni arrivate dagli States, sono quasi unanimi le opinioni dei maggiori giornali britannici. Sul sito del the Guardian Il Racconto dei Racconti’ è definito: “una deliziosa discesa nelle tenebre” e “un meraviglioso carnevale di umorismo nero”, valorizzandone la sontuosa scenografia e i costumi, paragonati a quelli dei film di Cronenberg (dal quale Garrone ha ‘preso in prestito’ il direttore della fotografia Peter Suschitzky) e a ‘The company of wolves’ di Neil Jordan.

Il Financial Times online ha descritto ‘Il Racconto dei Racconti’un allegoria, regalmente messa in scena”, arrivando addirittura a definirlo una “birichinata marxista“: “Garrone riconosce l’anarchia e il delirio della tradizione favolistica, e l’anarchia, se ben congegnata, può essere una grande cosa”.

Per il Telegraphnel film di Garrone si incontrano la buffoneria clownesca dei Monthy Pyton e la poetica di Pasolini “‘Il Racconto dei Racconti’ è un’opera a sé stante: potrebbe essere la più forte esperienza che potreste provare al cinema quest’anno […] è quel tipo di film che ti aspetti da Terry Gilliam o da Tim Burton da 20 anni a questa parte”, mentre sul sito della BBC Garrone è definito addirittura “lo Shakespeare italiano”.

Poche le critiche (comunque equilibrate), come quella del The Independent che, pur accennando al rischio di risultare stucchevole e sovrabbondante (d’altronde questa è la cifra del Barocco, di cui è frutto il libro di Basile), loda del film lo spirito grottesco e l’impianto visivo, così come fa il Rolling Stones online: “l’aspetto estetico del film non cede mai ai facili cliché del gotico tipici delle recenti trasposizioni cinematografiche di favole come quella di Biancaneve o di Cappuccetto Rosso.”

Le tre storie de ‘Il Racconto dei Racconti’ sono ambientate in un immaginario, ma ben identificabile, sud Italia. Sembra che, in filigrana, sia la componente folkloristica e popolare del film a colpire maggiormente gli ammiratori stranieri. Un fascino per l’esotismo italiano che ha una lunga storia culturale: partendo dalla fascinazione dei romantici, che cercavano nel nostro meridione le radici della cultura europea, per arrivare all’incanto che il nostro cinema ha saputo indurre nel resto del mondo dal Neorealismo ai film di Pasolini e Fellini, capaci di esportare come pochi altri l’idea di un Italia magica ed arcaica.

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