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Moda

“Il sogno del Couturier”: l’Alta Moda di Jean Paul Gaultier firmata Glenn Martens

Per l’Alta Moda 2022 di Jean Paul Gaultier ci pensa Glenn Martens, direttore creativo di Y/Project e Diesel

Stagione nuova, vita nuova. Questa è la filosofia di Jean Paul Gaultier dopo l’addio alle passerelle del ready-to-wear nel 2020. Infatti, la maison Gaultier per la sua linea di Alta Moda invita stilisti da tutto il mondo per reinterpretare i codici di Jean Paul in nuove stimolanti collezioni.

È il progetto Atelier Gaultier, debuttato nell’autunno 2021 con Chitose Abe di Sacai. Oggi, Glenn Martens di Y/project e Diesel dovrà superare le aspettative per rendere omaggio alla maison Gaultier per la primavera 2022. Intanto, il progetto Atelier Gaultier risulta una brillante strategia per dare nuova vita alla maison, concentrando l’attenzione anche su nuovi talenti emergenti che mano a mano fanno proprio lo stile inconfondibile dell’enfant terrible. Un piano funzionante e stimolante sia per il pubblico che per la critica.

 

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Glenn Martens: il direttore creativo di Y/Project e Diesel

Glenn Martens è uno stilista belga nato a Bruges, nominato nel 2020 direttore creativo di Diesel. Approda per caso nel mondo della moda, dopo aver frequentato la prestigiosa Royal Academy of Fine Arts di Anversa. Terminati gli studi ha avuto la possibilità di lavorare da Jean Paul Gaultier. Nel 2012 l’idea di fondare il suo brand omonimo, che tuttavia non riscuote il successo sperato, e dopo tre collezioni il progetto viene abbandonato.

L’anno successivo, nel 2013, viene nominato direttore creativo del marchio Y/Project, dopo la morte del fondatore Yohan Serfaty. Gli abiti streetwear e unisex, le continue sperimentazioni con le asimmetrie, hanno catalizzato l’attenzione del grande pubblico.

Nel 2020 Renzo Rosso, presidente di OTB, sceglie Glenn Martens come primo direttore creativo del brand Diesel, dopo averlo coinvolto nel 2017 per il progetto Diesel Red Tag.

Nel giugno del 2021 il debutto alla Milano Fashion Week. Un short film, un dialogo tra realtà e sogno, dove la tradizione del marchio si fonde con l’estetica di Martens e dove il denim resta protagonista.

L’alta moda di Jean Paul Gaultier: l’oppurtinità della vita

Martens sta finalmente assaporando il sogno di una vita: l’opportunità di creare una collezione haute couture per la maison che Jean Paul Gaultier ha costruito ribaltando le regole dell’alta moda.

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Bozza mostrata da Glenn Martens prima della sfilata

In un’intervista esclusiva, Martens ha chiarito di non voler sprecare questa opportunità “unica nella vita” di vivere il sogno di couturier, e così ha puntato su abiti, abiti e ancora abiti.

“Ho detto, ‘Rendiamolo prezioso e molto bello'”, ha detto, prendendo una pausa dal montaggio di un abito a colonna in maglia color crema, mentre la modella traballava sulle sue mule con plateau. “Si tratta sicuramente di tutte le cose che non avrei mai potuto fare [senza un atelier di couture]. Quindi mi sono davvero buttato”

“Il mio lavoro qui è quello di celebrare la couture, celebrare Jean Paul e celebrare Y/Project e qualsiasi cosa io abbia nella mia espressione personale e creativa e fare semplicemente qualcosa di splendido. È davvero fare ciò che amo fare: creare il sogno e creare l’arte intorno alla moda”.

https://youtu.be/loyHqBn7QcE

Glenn Martens da Jean Paul Gaultier, un inno all’Alta Moda

Come preannunciato, il focus di Glenn Martens per questa seconda edizione del progetto Atelier Gaultier è combinare i codice della maison Gaultier nella sua propria estetica da Y/Project. Un’impresa che già ha avuto un precedente nella collezione apripista della Paris Fashion Week 2022. Una sfilata colma di riferimenti, di odi al maestro Jean Paul: dalle tipiche stampe anni Novanta come quelle incentrate sui modelli di corpi illusori della collezione “Cyberbaba” agli effetti trompe l’oeil.

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Jean Paul Gaultier primavera 2022

È qui il punto di partenza per l’Alta Moda di Jean Paul Gaultier 2022. Ma se prima riempivano le passerelle tank top e puffer jacket, per l’Haute Couture torna l’opulenza. Lo Show di Martens si apre con psichedelici capi in una fantasia black&white, ricordando l’effetto marinaresco che ha reso popolare l’enfant terrible. Arrivano subito le grandi sorprese: gonne e pantaloni assumono in vita una sensuale ma altrettanto severa forma a V, accompagnati da blazer e corsetti che riducono ulteriormente il punto vita.

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Glenn Martens per Gaultier

Le stampe psichedeliche si fanno sempre più persistenti, arrivando a prendere vita: origami di tulle plasmano abiti con ondeggianti strascichi dall’aspetto imponente. E fluttuando nella passerella, il tulle incontra nastri di seta e raso, che insieme alimentano un immaginario preciso: con manichini in passerella che sembrano emergere dagli abissi dell’Oceano, la maestria di Martens nell’utilizzare i tessuti per dare forma a nuove silhouette, forme e design ci fa ricredere sulla situazione dell’alta moda. È più viva che mai, e il futuro di Martens come Couturier è già scritto.

Di Michele Micera

 

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