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Il viaggio di Yooj

Alla scoperta dei tessuti preziosi e delle particolari tecniche di lavorazione che caratterizzano le creazioni della stilista coreana Yoo Jeong-Ah Spingersi al di là delle apparenze. Abbracciare nuove culture. Lasciarsi sedurre da atmosfere incantate. Liberare l’anima dai preconcetti e buttarsi a capofitto in nuove e coinvolgenti esperienze. È quello che ha sempre fatto Yoo Jeong-Ah stilista coreana che del suo Paese porta con se un certo gusto orientale, radicato nel suo essere, ma che ha scelto Milano per i suoi studi e il mondo come ispirazione. Dall’Inghilterra all’India, dove ha sperimentato con mano e messo a frutto il suo talento migliore. Affascinata da un tessuto scovato a Londra, in un mercatino, Yooj parte per il Bangladesh a scoprire l’essenza di tanta maestria. Il pezzo di stoffa era ricamato con una tecnica particolare, quella dell’impuntura fatta a mano; rappresentava figure naif: animali, alberi, uccelli, pesci di rara bellezza. Yooj voleva scoprire come era stato «fatto», vederelavorare le abili mani capaci di quel piccolo capolavoro.
Va in India e scopre la tecnica Kantha, diffusa grazie agli innumerevoli ricami che le donne un tempo adottavano per realizzare le coperte per i loro neonati, utilizzando ‘sari’ già usati per una forma di scaramanzia; il risultato era ed è straordinario. Insieme a queste donne Yooj ha condiviso alcuni mesi di lavoro, conoscendo la povertà e l’umiltà ma anche la grande dedizione, il coraggio e la determinazione di persone che non si lasciano sconfiggere dalle difficoltà, ma anzi, in una sorta di ascesi, mantengono creatività, gusto e purezza, anche in situazioni di estremo disagio.
Le sue collezioni sono una sintesi dell’esperienza personale tra quelle donne e le suggestioni del mondo affascinante dove il viaggio di Yooj è appena cominciato. Espresso in abiti dalla linea vagamente orientale e intrisi dei colori, delle sensazioni e dell’atmosfera dell’India. Linee minimali, tinte pure e ricami. Pesciolini stilizzati, trapuntati e ricamati, stampe bicolori realizzate sul posto, gonne pareo e sciarpe kimono per un look estivo all’insegna della semplicità personalizzata da decori esclusivi, sempre e solo su seta pura, preferibilmente beige, crema o nera, a dar risalto alle decorazioni.
Per l’inverno sono i toni caldi delle spezie a scandire invece il guardaroba pensato da Yooj: dalla terra bruciata del deserto al curry, alla cannella, allo zafferano e alla noce moscata, a volte sottolineati da un discreto ricamo in oro, magari un tocco di micro paillettes ad impreziosire i revers del cappotto. Sono infatti i ricami il motivo conduttore della collezione invernale, soprattutto fiori e motivi geometrici che si rincorrono sulle cinture, sull’orlo delle gonne, sulle piccole borsette di seta. Tessuti preferiti, cachemire, lana e sete, a volte in un calibrato mix che esalta il valore intrinseco di una certa cultura ricca di artigianalità ed espressione di una identità che Yooj vuole riconoscere e sopratutto esaltare con le sue creazioni. (18 maggio 2004)
Nelle foto, da sinistra a destra, la lavorazione di un modello Yooj, il particolare di una gonna e un abito dell’ultima collezione

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