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Il video inedito della battaglia nascosta tra Italiani e Talebani in Afghanistan: immagini di scontri violenti e ininterrotti

Nel 2009 c’era una battaglia durissima tra Italiani e Talebani in Afghanistan: ora emerge il video

Emergono le straordinarie immagini di una battaglia nascosta tra Italiani e Talebani in Afghanistan. Si tratta di uno dei tanti combattimenti che i nostri militari hanno dovuto affrontare negli anni e rimasti segreti da oltre un decennio.

Ma ora che è tutto finito con la ritirata collettiva, si comincia a raccontare quello che i soldati italiani hanno affrontato in Afghanistan. E soprattutto è necessario parlare di tutti i pesanti e sanguinosi combattimenti che nel nostro Paese sono rimasti taciuti.

Il video della battaglia degli Italiani in Afghanistan

Il video inedito distribuito da DifesaOnline mostra alcune fasi di uno degli scontri più violenti. Natale 2009, i soldati italiani e americani danno inizio all’Operazione Buongiorno per riprendere il controllo dell’area di Bala Murghab. Lì c’è un passaggio strategico per i traffici di droga finanziati dai Talebani. Ci troviamo sulla frontiera con il Turkmenistan.

Le immagini mostrano i combattimenti casa per casa condotti dai parà statunitensi e dai fanti della Brigata Sassari. Scontri continui che durano un’ora, migliaia di colpi esplosi e poi l’intervento di un bombardiere americano che distrugge le postazioni talebane. Questo video permette di capire la realtà vissuta dai militari mandati laggiù.

I fatti che hanno portato gli Italiani a combattere in Afghanistan

Nell’estate del 2009, all’Italia viene stata affidata la regione a Nord-Ovest, crocevia delle strade per l’Iran e il Turkmenistan. Ben cinquemila militari vengono schierati a Bala Murghab: un avamposto nel nulla dove passa la rotta dell’eroina. È quindi la spedizione per noi più grande dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Nel corso dell’autunno la guarnigione viene poi potenziata con soldati afghani, parà statunitensi e forze speciali dei Marines. A novembre si verifica un incidente: due americani cadono nel fiume Murghab e scompaiono nella corrente impetuosa delle piogge autunnali. Quando le truppe della Nato escono dall’avamposto per cercare i dispersi, i miliziani le accolgono nel fuoco.

Cominciano così scontri e momenti drammatici. Una situazione confusa dove per giorni si procede con i combattimenti. I soccorsi procedono tra le raffiche talebane, dal 4 al 29 novembre, e si concludono con il ritrovamento dei corpi senza vita dei soldati nel fiume. Ma la sequela di scontri ha fatto capire alla Nato che era necessario rendere sicura l’area.

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L’Operazione Buongiorno

Il 27 dicembre scatta così l’Operazione Buongiorno. Le immagini del video sono state probabilmente girate quando si stava combattendo già da tre ore. Sembrano scene di guerra d’altri tempi, senza tecnologia: i soldati si uniscono fianco a fianco, con le armi imbracciate. Ci sono mitragliatrici di ogni calibro e fucili; spesso volano delle granate.

I Talebani si trovano a pochi metri di distanza e sono tanti, hanno ottenuto i rinforzi dalle province limitrofe. Ci sono tre esplosioni, che radono al suolo gli edifici da cui partiva il fuoco. Tra le macerie verranno successivamente contati 29 guerriglieri morti.

Andrea Cucco, ex ufficiale, report in Afghanistan e direttore di DifesaOnline, ricorda che «il rumore delle pallottole che arrivano addosso è qualcosa che si ricorda per tutta la vita». «In questo video – ha aggiunto – ci sono molte cose che fanno riflettere: per la prima volta vediamo il reale compito di molti militari italiani mandati in Afghanistan».

 

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Editor: Susanna Bosio

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