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cosa farebbero gli USA In una possibile guerra Taiwan-Cina?

In caso di guerra tra Taiwan e la Cina gli USA invierebbero le truppe in supporto? È questa la domanda che si stanno chiedendo molti analisti.

La risposta in breve è no. Nonostante gli USA abbiano recentemente ribadito l’intenzione di supportare Taiwan anche in caso di guerra, i termini di questo aiuto sono aperti a interpretazione. Le relazioni informali ma de facto diplomatiche tra USA e la Repubblica di Cina (Taiwan) risalgono al 1979 con il “Taiwan Relations Act“.

Il documento, tra le altre cose, garantisce la vendita di armi, ma non fornisce nessun’indicazione in caso di guerra con la Repubblica Popolare di Cina (Cina). Giovedì scorso, per esempio, il Pentagono ha dato il benestare a un contratto da 95 milioni di dollari con Taiwan per la fornitura e addestramento del personale per il sistema di difesa missilistica Patriot.

L’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato le carte in tavola. Il mancato intervento diretto USA ha preoccupato i taiwanesi perché in caso di guerra con la Cina continentale il supporto di truppe americane non è garantito. Al contempo, la resistenza ucraina ha mostrato come anche piccolo paese può resistere contro uno molto più grande contro ogni previsione, se adeguatamente supportato.

Cina e Taiwan, la tensione sale

Sia la Cina che Taiwan rivendicano la sovranità su tutta la Cina, ma i rapporti di forza sono molto sbilanciati. Lo scorso 23 febbraio un portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan della Repubblica Popolare Cinese ha ribadito che la riunificazione della Cina è all’ordine del giorno e che la Costituzione e la legge anti secessione del 2005 forniscono le basi legali per tale impresa.

Questa legge afferma al punto 8 che, in caso del fallimento della pacifica riunificazione o della secessione, la Cina può utilizzare mezzi non pacifici per proteggere l’integrità territoriale cinese.

Dall’elezione della Presidente di Taiwan Tsai Ing-wen nel 2016 le tensioni con la Cina sono aumentante. Uno dei motivi è che il nuovo partito di maggioranza il Partito Progressista Democratico ha tendenze nazionaliste e indipendentiste.

La Cina continua a provocare l’isola autogovernata con l’invio di caccia da combattimento e navi da guerra dentro il territorio di competenza di Taiwan. Queste incursioni sono aumentate dalla guerra russo-ucraina.

Intervento USA?

Come riporta il South China Morning Post, “[gli analisti sono] d’accordo sul fatto che la possibilità che gli Stati Uniti inviino truppe per aiutare Taiwan è quasi nulla, come indicato dal rifiuto della Casa Bianca di inviare forze per aiutare l’Ucraina, promettendo solo armi e altri aiuti”. La paura americana è quella di scatenare una guerra mondiale con paesi con arsenali nucleari.

Il Capo dello stato maggiore congiunto degli Stati Uniti Mark Milley ha promesso solo l’invio di armi a Taiwan: “Possiamo certamente aiutarli, come si sta facendo in Ucraina, ad esempio, e stanno venendo fuori molte lezioni che la Cina sta prendendo sul serio“. “Assicurarsi che i cinesi sappiano che [Taiwan] è un obiettivo molto difficile da raggiungere” è il miglior deterrente possibile, ha aggiunto. Non ha parlato dell’invio diretto di truppe.

Dunque, la difesa di Taiwan spetta ai taiwanesi e alle forze armate dell’isola. Huang Chieh-cheng, professore di studi strategici dell’Università Tamkang, ha affermato che il governo dovrebbe pianificare la difesa senza aspettarsi l’aiuto di nessuno.

“Non abbiamo alcuna relazione diplomatica con nessuna potenza marittima e non siamo alleati di nessuno“, ha affermato. “Quindi, con tutte le buone intenzioni, non importa che le assicurazioni per la difesa di Taiwan siano ferree, come pianificatore della difesa, non possiamo semplicemente basarci su una promessa verbale che dice: ‘non preoccuparti, ti aiuteremo‘”, ha aggiunto. “Dobbiamo basare la nostra pianificazione politica sul fatto che nessuno aiuterà Taiwan“, ha concluso il professore.

 

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Editor: Lorenzo Bossola.

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