Inchiesta Juve
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Inchiesta Juve, ecco cosa accadrà nei prossimi mesi del 2022

Inchiesta Juve, ecco cosa accadrà nei prossimi mesi dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Torino

Inchiesta Juve, ecco quali sono le tappe previste nei prossimi mesi dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Torino. Mentre è in corso il Campionato Mondiale 2022, i bianconeri guidati da Max Allegri hanno ripreso ad allenarsi alla Continassa in vista del nuovo inizio di stagione. La società, intanto, si sta mobilitando per preparare la strategia difensiva da usare in vista di un possibile processo.

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Non c’è pace in casa Juventus. Dopo l’apertura da parte della Procura di Torino di un’inchiesta per falso in bilancio, nella serata di lunedì 28 novembre, si era verificato un vero e proprio terremoto con le dimissioni in blocco di tutto il Consiglio di Amministrazione.

Terminata l’analisi sui conti della squadra, i procuratori hanno chiesto il rinvio a giudizio per la Juventus intesa come persona giuridica e per 12 indagati. Tra questi figurano Nedved, Paratici, Arrivabene, Re, Bertola, Cerrato, Gabasio, Roncaglio, Vellano, Boschetti e Grossi, oltre all’ormai ex presidente del Club, Andrea Agnelli.

La data dell’udienza preliminare dovrebbe essere annunciata nei prossimi giorni. In quella sede, il Giudice deciderà se si andrà a processo con un decreto di rinvio a giudizio oppure no.

Si prevede che la data possa essere fissata tra fine gennaio e inizio febbraio 2023. Per quanto riguarda la competenza territoriale, la Juventus, come società quotata in borsa, ha chiesto di spostare il procedimento a Milano. Su questo aspetto, la Procura generale della Cassazione ha deciso che il procedimento resterà a Torino.

Il 27 dicembre si terrà invece un’assemblea nella quale gli azionisti dovranno ratificare il progetto di bilancio al 2022 con le modifiche fatte in seguito ai rilievi della Procura e della Consob. Il 18 gennaio 2023 sarà il momento dell’assemblea dei soci.

In quella sede si insedierà il nuovo Condsiglio d’amministrazione della Juventus. È già noto che il successore di Andrea Agnelli sarà Gianluca Ferrero: il nuovo presidente, uomo di fiducia di Elkann, è stato designato da Exor, la holding controllata dalla famiglia Agnelli.

Ma c’è un altro nodo da sciogliere. La Juventus è infatti coinvolta anche in una questione riguardante la Superlega, della quale i bianconeri fanno parte insieme a Real Madrid e Barcellona.

Si trattava di un progetto che prevedeva la creazione di uan competizione calcistica privata (non controllata da Uefa e Fifa) alla quale avrebbero dovuto prendere parte le 20 migliori squadre europee.  Il 15 dicembre, l’avvocatura generale della Corte Europea, dirà la sua sull’ipotesi di abuso di posizione dominante da parte di Fifa e Uefa. Questa istanza era stata presentata al tribunale di Madrid da parte della Superlega.

A questo proposito, pochi giorni fa, il presidente del Paris Saint Germain Nasser Al Kelafi, era tornato a parlare del tema. Si era espresso in particolare criticando il progetto: “I fan del calcio non permetterebbero mai la fondazione della Superlega. Nessuno prenderebbe parte a questo torneo e nessuno andrebbe allo stadio. Nessuno organizzerà nulla”.

 

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