Andrea Joly aggredito
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Andrea Joly aggredito da militanti di Casa Pound: notte di paura sabato 20 luglio per il giornalista de La Stampa

Quella di sabato 20 luglio 2024 è una notte che di certo non dimenticherà Andrea Joly, aggredito da militanti di Casa Pound in via Vercelli a Torino. Il giornalista de La Stampa ha vissuto attimi di puro terrore quando alcuni individui raccolti in manifestazione di fronte al circolo politico gli si sono prima avvicinati e poi hanno iniziato a rincorrerlo e malmenarlo.

Un’aggressione in piena regola quella andata in scena poche ore fa nel capoluogo piemontese ai danni di un giovane cronista. Una tensione improvvisamente scattata davanti alla presenza di Joly, intento a filmare il raduno svolto di fronte al circolo Asso di Bastoni, appunto a Torino.

Alle iniziali intimidazioni sarebbero seguiti veementi inviti a consegnare lo smartphone con cui il giornalista stava riprendendo le scene. Successivamente ecco un vero e proprio inseguimento sfociato nelle percosse, calci e pugni, ai danni del cronista inerme e immobilizzato da diversi individui.

Immediato l’avvio delle indagini da parte della Questura di Torino, al cui vaglio sono giunte anche alcune testimonianze di vicini e residenti nelle abitazioni limitrofe. Dura e unitaria in questo caso è arrivata la ferma condanna dell’intero mondo politico italiano.

Andrea Joly aggredito da militanti di Casa Pound: notte di paura sabato 20 luglio per il giornalista de La Stampa
Andrea Joly aggredito da militanti di Casa Pound: notte di paura sabato 20 luglio per il giornalista de La Stampa

Il giornalista Andrea Joly aggredito da militanti di estrema destra: è violenza a Torino

Il cronista de La Stampa, Andrea Joly, è stato aggredito nella notte tra sabato 20 e domenica 21 luglio in via Vercelli a Torino. Calci, pugni, spintoni: una vera e propria aggressione in piena regola e dalle modalità dure e particolarmente violente.

A rendersi responsabili di tale atto esecrabile sarebbero stati alcuni militanti di Casa Pound. Numerosi attivisti di estrema destra infatti si erano radunati all’esterno del circolo Asso di Bastoni tra fumogeni, fuochi artificiali, cori e inni vari. Andava in scena la festa per i 16 anni dello stesso locale.

Joly incuriosito avrebbe iniziato a scattare alcune foto e girare video con il suo smartphone, sino al momento in cui alcuni individui gli si sarebbero avvicinati domandato chi fosse e perché fosse lì. Mani sul telefono e un’iniziale tensione che sarebbe però rapidamente sfociata in violenza.

Sei dei nostri? Cosa filmi?

Con queste parole si sarebbero rivolte al cronista Andrea Joly un paio di figure allontanatesi dal locale e giunte proprio in prossimità del giovane. Prima la richiesta di consegnare il cellulare, poi le minacce e infine quella che a tutti gli effetti si è tramutata in una caccia all’uomo.

Mentre tentava di allontanarsi Joly è stato inseguito da un nutrito gruppetto di attivisti che, una volta raggiunto, ha cominciato ad aggredirlo con calci e pugni. Immobilizzato a terra il giornalista sarebbe ulteriormente stato colpito in maniera reiterata e violenta da colpi multipli.

A comprovare la dinamica sono apparsi diversi video registrati da alcuni residenti affacciatisi dai balconi circostanti. Al momento sono scarne le informazioni sui reali motivi che avrebbero portato ad un simile atto di violenza cruda, e tutte le testimonianze sono nelle mani degli uomini della Digos della Questura di Torino.

Le indagini partiranno proprio dai video dei testimoni, e dalle immagini che lo stesso smartphone di Joly avrebbe immortalato. Voci e pareri di chi era presente in via Vercelli nella serata di sabato 20 luglio sono raccolte in queste ore, con il concreto obbiettivo di fare chiarezza sui fatti.

Nel frattempo il giovane Joly è stato medicato in ospedale e non ha per fortuna riportato gravi conseguenze. Due degli aggressori sarebbero già stati individuati e figurerebbero come appartenenti alla locale Casa Pound. Tutte informazioni chiaramente ancora sotto verifica da parte delle forze dell’ordine.

Andrea Joly aggredito da militanti di Casa Pound: notte di paura sabato 20 luglio per il giornalista de La Stampa
Andrea Joly aggredito da militanti di Casa Pound: notte di paura sabato 20 luglio per il giornalista de La Stampa

Andrea Joly aggredito da estremisti di destra a Torino: le voci di condanna della politica italiana

Unanime e decisa la condanna che si è alzata da tutti i banchi della politica italiana. Per una volta sono state messe da parte posizioni e rivalità, e si è preferito, giustamente, condannare la violenza. Una serie di prese di posizione doverose e legittime si sono susseguite nel corso della giornata di domenica 21 luglio.

Esprimo la mia solidarietà al giornalista Andrea Joly. Un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L’attenzione del Governo è massima e ho chiesto al Ministro dell’Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso

Parole inequivocabili e di aperta condanna nei confronti dell’episodio e degli autori dello stesso. Queste sono state pronunciate dalla premier Giorgia Meloni, dettasi pronta a risolvere in modo approfondito e rapido questa terribile vicenda.

Le ha fatto eco, nonostante le ultime idee in chiave europea siano distanti, il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani. Esplicita la voglia di prendere le distanze da qualsiasi forma di aggressione. Ecco il commento del vicepremier:

Troppa violenza contro chi non la pensa come te. Condanniamo con forza ogni violenza

Medesimi significati di condanna ma toni decisamente diversi quelli adoperati invece in seno alle opposizioni. Da questi scranni si alza forte e chiara la richiesta rivolta allo stesso Governo Meloni a sciogliere le associazioni ed organizzazioni ritenute neofasciste.

Grande preoccupazione per il clima di impunità che continuiamo a registrare di fronte a episodi così gravi: cos’altro dobbiamo aspettare perché vengano sciolte come dice la Costituzione le organizzazioni neofasciste? Chiediamo alla Presidente Giorgia Meloni e al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di intervenire immediatamente

Tali le dichiarazioni di Elly Schlein, segretario del Partito Democratico. Sulla stessa china l’opinione anche di Giuseppe Conte, numero uno del Movimento 5 Stelle. L’ex premier ha fatto leva sui pericoli che l’intero Paese sta correndo. Ecco le sue parole:

I campanelli di allarme su alcune derive antidemocratiche nel nostro Paese hanno già suonato più volte. Alla politica e alle forze sane il compito di intervenire per mettere fine a questi deliranti rigurgiti di arroganza e violenza

Decisa è stata chiaramente anche la presa di posizione ufficiale assunta dal quotidiano La Stampa, che ha affidato al proprio sito internet la nota con cui ha voluto commentare l’episodio in cui è rimasto sfortunatamente coinvolto il proprio incaricato Andrea Joly. Ecco il comunicato:

Un episodio grave, gravissimo, che non solo limita la libertà di stampa, ma che pretende di restringere lo spazio pubblico, che appartiene a tutti, a luogo in cui a imporsi è solo la legge della violenza, della sopraffazione e dell’arbitrio. Per questo l’aggressione a Joly ci riguarda tutti. E quello che è successo l’altra notte ci spinge a ribadire una volta di più che gli unici valori a cui dobbiamo ispirarci sono quelli della democrazia e del rispetto, gli stessi per cui una città come Torino combatte da sempre, e che guidano La Stampa nel suo difficile lavoro quotidiano

Posizioni forti e di aperta condanna quelle espresse anche da Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, e da Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. “Solidarietà al collega” e “clima ostile” sono i due concetti invece espressi chiaramente nel comunicato pubblicato congiuntamente dall’Ordine dei Giornalisti piemontesi e dall’Associazione Stampa Subalpina.

Intanto il circolo Asso di Bastoni prova a difendersi, delineando una versione leggermente diversa dell’accaduto. La prima provocazione con tanto di spintoni ad alcuni ragazzi presenti sarebbe arrivata dallo stesso Joly. Tutto è ovviamente sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti. Queste le repliche del locale:

Hanno visto una persona che stava facendo foto e video e quando gli hanno chiesto chi fosse non si è identificato come giornalista ma, anzi, ha spintonato dei ragazzi creando un battibecco. Durante una foto di gruppo è stata vista una persona fare foto e video ai presenti, tra cui anche dei minorenni con dei genitori, e gli è stato chiesto chi fosse

Andrea Joly aggredito da militanti di Casa Pound: notte di paura sabato 20 luglio per il giornalista de La Stampa
Andrea Joly aggredito da militanti di Casa Pound: notte di paura sabato 20 luglio per il giornalista de La Stampa

Conclusione: Andrea Joly è stato aggredito da alcuni militanti di Casa Pound: il giornalista de La Stampa ha trascorso una notte di paura tra sabato 20 e domenica 21 luglio

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