INTERNATIONAL POP ART
Si concentra sugli anni che vanno dal 1956-1972 la mostra International Pop al Philadelphia Museum of Art, rivelando i cambiamenti culturali, sociali e politici che gli artisti hanno assunto a soggetto delle loro opere. Un movimento internazionale, emigrato dal Regno Unito e dagli Stati Uniti verso L’Europa Occidentale e Orientale, fino all’America Latina e il Giappone.
La Popular Art, conosciuta come Pop Art, concentra il suo interesse sui mass media, sul consumismo, sulla figurazione. Respinge l’interiorità, guarda il mondo esterno per cercare gli stimoli, aperta com’è alle forme di comunicazione più comuni, come la pubblicità e i quadri riprodotti in serie. Manifestandosi in maniera differente da regione a regione, da paese a paese, da personalità a personalità.
Come messo in evidenza nell’esposizione fra le opere degli artisti più influenti del movimento provenienti da venti paesi diversi e confrontati fra loro. All’appello non potevano Andy Warhol, Jasper Johns, Roy Lichtenstein, Tom Wesselmann e Ed Ruscha. Tantomeno Richard Hamilton, Pauline Boty, Peter Blake e Clive Barker. Ancora Gerhard Richter, Sigmar Polke e Konrad Lueg e molti altri. Cento cinquanta opere fra dipinti, sculture, collage, installazioni e film alla scoperta dell’arte il più possibile “anonima”, compresa e accettata dal maggior numero possibile di persone.
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