Juan Carlos
Interviste

Intervista a Juan Carlos Tabio 2014

Incontro con il regista cubano Juan Carlos Tabío autore di Lista d’attesa

Incontro con il regista cubano di Lista d’attesa Juan Carlos Tabiò

Come nasce l’idea del film?

Lo spunto viene dalla lettura di un libro di Arturo Arango, «Lista de espera», una storia che restituisce con efficacia lo spirito della vita cubana.

Ho telefonato all’autore, che ha accettato e ha anche partecipato alla stesura della sceneggiatura. Così è stato conservato lo spirito del libro, cosa a cui tenevo molto.

Qual è la metafora che sottende il film?

Il film prende le mosse da un pretesto, le difficoltà dei trasporti pubblici a Cuba, per riflettere sulla possibilità dell’essere umano di cambiare le cose con l’immaginazione.

I protagonisti si trovano infatti in una situazione difficile, che richiede un intervento eccezionale per essere risolta. E in effetti è proprio quello che fanno: si tirano su le maniche e si mettono a lavorare.

Ovviamente c’è una forte carica metaforica nel racconto, e tutti i personaggi svolgono una funzione all’interno di un affresco pensato come favola, come allegoria.

Come si spiega la presenza di cinque paesi nella veste di produttori per un film a basso costo?

È sempre complicato fare un film. È problematico quando c’è un solo produttore, lo è ancora di più quando ce ne sono tanti. La presenza di molti produttori per un film a basso costo si spiega con la volontà di distribuirlo all’estero. Ed è il solo sistema per fare cinema a Cuba adesso.

(a cura di dario zonta)

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