Dizionario Arte

IPERREALISMO

Iperrealismo

Il termine iperrealismo si riferisce ad uno stile pittorico (e, benché più raramente, anche di scultura) diffuso dalla fine degli anni Sessanta del Novecento, soprattutto negli Stati Uniti e in Inghilterra. I soggetti iperrealisti vengono dipinti con accuratezza asettica e assoluta precisione di dettagli.

Iperrealismo e realismo fotografico (o fotorealismo) sono nomi alternativi che esprimono lo stesso concetto. Tuttavia, molti artisti che praticano questo tipo di pittura lavorano utilizzando fotografie (a volte diapositive che proiettano sulla tela). Per questo alcuni critici preferiscono usare i termini realismo fotografico e fotorealismo solo per questo tipo di tecnica. L’accuratezza nel dettaglio riguarda tutta l’immagine, a meno che si voglia dare l’impressione dello sfuocato; e molte volte le immagini vengono ampiamente ingrandite.

La genesi dell’iperrealismo

L’immediato progenitore dell’iperrealismo fu la pop art; banali soggetti presi dalla società del consumo erano comuni a entrambi gli stili e alcuni artisti, come Malcolm Morley e Mel Ramos, si sono provati in entrambi i campi.

Nell’arte pop si può leggere una sorta di umorismo che raramente si trova nell’iperrealismo, che tende comunque a essere freddo e impersonale e spesso sceglie soggetti stimolanti sul piano tecnico (per esempio che implicano molteplici riflessi). Come la pop art, l’iperrealismo fu un vero successo economico, ma non fu accolto altrettanto bene dalla critica.

Alcuni critici, in verità, lo considerano uno stile che richiede molto lavoro accurato e poco altro; altri pensano che i suoi esponenti possono raggiungere una sorta di strana intensità e che l’attenzione maniacale per il dettaglio possa – in qualche modo paradossalmente -creare un forte senso di irrealtà.

I principali interpreti

I principali artisti iperrealisti americani sono: Chuck Close, specializzato in ritratti giganteschi di teste; Don Eddy (1944), che dipinse i riflessi delle vetrine dei negozi; Richard Estes (1936), che ritrasse il paesaggio urbano; Audrey Flack (1931), che mirava a suscitare effetti emotivi con nature morte, simboli religiosi o immagini di vanità e morte. Philip Pearlstein viene molte volte etichettato come iperrealista, ma non fa propriamente parte di questo stile.

I pittori iperrealisti inglesi sono: Graham Dean (1951), Michael English (1943) e Michael Leonard (1933), le cui opere comprendono ritratti a disegno molto dettagliati, in uno stile simile a quello degli antichi maestri. Gli scultori iperrealisti più famosi sono stati: gli americani John De Andrea e Duane Hanson e, più recentemente, l’australiano Ron Mueck (1958), residente in Inghilterra.

Vedi anche:

Realismo fotografico

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