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Iran, in Italia supporto alle proteste contro il governo. Manifestazioni nelle principali città

In Italia supporto alle proteste in Iran: dalle manifestazioni nelle città, all’appello delle donne dello spettacolo

Non si placano le manifestazioni contro il governo iraniano, scatenate dall’uccisione da parte della polizia morale della ventiduenne Mahsa Amini, lo scorso 16 settembre. Da giorni i giovani iraniani stanno organizzando dei sit in davanti alle università. Nelle principali città italiane si sono svolte manifestazioni di supporto alle proteste, e donne dello spettacolo si stanno tagliando ciocche di capelli, inviandole all’ambasciata dell’Ira in Italia.

Le manifestazioni nelle città italiane a sostegno delle donne iraniane

Negli ultimi giorni le principali piazze italiane si sono riempite di manifestanti, in solidarietà alle causa delle donne iraniane contro il governo di Ebrahim Raisi.

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Milano

A Milano migliaia di persone sono scese in piazza sabato pomeriggio.”Donna, vita, libertà“, in iraniano e in italiano, è stato lo slogan più scandito in piazza Scala, nel pomeriggio di sabato primo ottobre. I milanesi si sono infatti radunati, senza bandiere di partiti politici, urlando il nome di Mahsa Amini, la giovane curda uccisa dalla polizia morale per aver indossato il velo “non correttamente”, e mostrando le sue immagini.

Roma

A Roma nella giornata di ieri, 5 ottobre, i manifestanti si sono tagliati i capelli sulle note di ‘Bella Ciao’.  Tanti cartelli contro l”Ira teocratico’ e che ricordano ‘Nessuno è libero se qualcuno è oppresso’. Circa un migliaio le persone che hanno partecipato partecipando al corteo nei pressi di piazza del Campidoglio. La manifestazione è stata organizzata dall’ associazione degli studenti iraniani in Italia.

Bologna

Anche a Bologna nella giornata di sabato 1 e mercoledì 5 ottobre, lo slogan sono state le parole “Donna, vita, libertà”. In centinaia sono scesi in piazza del Nettuno per una manifestazione organizzata dai ragazzi e dalle ragazze iraniane e curde, residenti nel capoluogo emiliano, sostenuti da diversi collettivi tra cui Non Una Di Meno, Gruppo Trans e altri.

“Il problema non è solo il velo o l’hijab – ha proseguito – perché dopo il 1979 in Iran è mancato il senso più profondo di libertà“. “Ma noi quella libertà la vogliamo, vogliamo un regime laico, vogliamo il secolarismo, vogliamo che la religione rimanga molto lontana dalla politica”. Perché in questi 43 anni migliaia di persone sono morte”

ha detto un’attivista parlando dal centro della piazza.

Napoli

Il primo ottobre anche a Napoli ciocche di capelli per protestare. Solidali con le donne iraniane, la presidenza, con il cda e il comitato di indirizzo, la direzione artistica, il personale e gli artisti del teatro Trianon Viviani hanno predisposto un box all’ingresso del teatro dove depositare le ciocche di capelli di chi vorrà unirsi nella protesta contro gli omicidi e le violenze sulle donne in Iran. Le ciocche sono state in seguito consegnate all’ambasciata della repubblica Islamica dell’Iran in segno di protesta.

Piacenza

A Piacenza è stata invece allestita nella giornata di lunedì 3 ottobre, per iniziativa del Comune, una teca per le ciocche di capelli, dove tutte le persone che vogliono testimoniare solidarietà nei confronti della protesta delle donne iraniane potranno lasciare una ciocca di capelli annodata con lo spago. L’iniziativa segue quella già lanciata alla Triennale di Milano con il nome ‘Together for Iran‘. Le prime ciocche depositate nel contenitore sono state quelle dei rappresentanti di Giunta e Consiglio comunale.

Il supporto delle donne italiane alle proteste in Iran

Negli ultimi giorni i social si stanno riempiendo di esponenti del mondo dello spettacolo italiano che mostrano la loro solidarietà alla causa delle donne iraniane. La trasmissione “Le Iene” è stata tra le prime a lanciare l’appello per supportare le proteste. Durante una delle ultime puntate la presentatrice Belén Rodriguez ha invitato le donne a tagliare una ciocca dei loro capelli per spedirla all’ambasciata iraniana in Italia. Belen ha dato per prima l’esempio tagliandosi una ciocca in diretta tv.

Tra le prime a rispondere all’appello delle Iene, l’attrice Claudia Gerini, che sul suo profilo Instagram ha postato un video nel quale si taglia una ciocca di capelli, gesto ormai simbolo del sostegno alle proteste contro il governo di Raisi.

 

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