J.K. Rowling non parteciperà alla Harry Potter Reunion del 2022: colpa dei tweet transfobici
Il cast di Harry Potter ritorna ad Hogwarts, ma senza J.K. Rowling: l’autrice non è stata invitata alla reunion per i suoi tweet trasfobici
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Per i potterhead di tutto il mondo la reunion del cast di Harry Potter del 2022 è un vero e proprio sogno che si avvera. In occasione del ventesimo anniversario dell’uscita al cinema di Harry Potter e la Pietra Filosofale, infatti, Daniel Radcliffe, Emma Watson, Ruper Grint e molti altri ex alunni di Hogwarts si uniranno per Return to Hogwarts. Unica, grande assente: J.K. Rowling, autrice e madre dell’intera saga.
Il motivo? I numerosi tweet transfobici pubblicati dalla scrittrice, che non ha mai fatto segreto delle sue posizioni poco inclusive. Continua a leggere per saperne di più.
Scontri su Twitter: J.K. Rowling contro la community trans
Prima di qualche anno fa, nessuno avrebbe mai sospettato che J.K. Rowling potesse essere accusata di transfobia. Eppure, diversi commenti e dichiarazioni rilasciate dall’autrice britannica sul suo profilo Twitter hanno dimostrato che le vedute della “mamma” di Harry Potter non sono poi così aperte.
Tutto è iniziato proprio sulla piattaforma social, quando J.K. Rowling decise di tweettare la sua solidarietà nei confronti di Maya Forstater, una ricercatrice inglese da poco licenziata dal suo posto di lavoro per aver espresso posizioni radicali contro la comunità trans.
Appoggiando la Forstater, dunque, J.K. Rowling aveva in quell’occasione chiarito la sua posizione. Insinuare che «il sesso non sia reale» era, secondo lei, un’assurdità.
Dress however you please.
Call yourself whatever you like.
Sleep with any consenting adult who’ll have you.
Live your best life in peace and security.
But force women out of their jobs for stating that sex is real? #IStandWithMaya #ThisIsNotADrill— J.K. Rowling (@jk_rowling) December 19, 2019
J.K. Rowling: «Il sesso è reale: dire la verità non significa odiare»
Quello scatenato dal licenziamento della ricercatrice, però, non è stato l’unico scambio di fuoco che ha visto la Rowling scagliarsi contro i diritti LGBTQ+. Tempo fa, infatti, J.K. Rowling ha replicato a un tweet di Devex, che recitava «Opinione: creare un mondo post-COVID-19 più equo per le persone che hanno le mestruazioni».
Ecco la risposta della Rowling:
‘People who menstruate.’ I’m sure there used to be a word for those people. Someone help me out. Wumben? Wimpund? Woomud?
Opinion: Creating a more equal post-COVID-19 world for people who menstruate https://t.co/cVpZxG7gaA
— J.K. Rowling (@jk_rowling) June 6, 2020
Sorda a tutte le obiezioni sollevate da numerosi (e indignati) membri della comunità LGBTQ+, tuttavia, l’autrice di Harry Potter ha poi continuato:
If sex isn’t real, there’s no same-sex attraction. If sex isn’t real, the lived reality of women globally is erased. I know and love trans people, but erasing the concept of sex removes the ability of many to meaningfully discuss their lives. It isn’t hate to speak the truth.
— J.K. Rowling (@jk_rowling) June 6, 2020
Le risposte del cast di Harry Potter: Emma Watson contro J.K. Rowling
In molti pensavano (e pensano tuttora) che Daniel Radcliffe, Emma Watson e il resto del cast di Harry Potter debba cieca fedeltà a J.K. Rowling, in quanto fata madrina del loro successo. Ovviamente, però, l’essere stati protagonisti dei film basati sui romanzi della Rowling non li esime dall’allontanarsi dalle posizioni della scrittrice quando lo ritengono necessario.
Ecco perché, di fronte alle continue frecciatine mandate dalla Rowling alla comunità trans, Emma Watson ha deciso di non restare in silenzio. Ambasciatrice dell’UN Women per la parità di genere e responsabile della campagna femminista #HeforShe, Emma non poteva certo sopportare che il suo nome venisse associato a manifestazioni d’odio e di mancata inclusività. Ecco, dunque, i suoi tweet.
I want my trans followers to know that I and so many other people around the world see you, respect you and love you for who you are.
— Emma Watson (@EmmaWatson) June 10, 2020
Ai tweet di Emma Watson è seguito poi un post dello stesso Daniel Radcliffe, l’ex maghetto protagonista della saga. Non essendo sui social media, l’attore ha infatti risposto a “mamma” J.K. Rowling con un post sul sito di The Trevor Project, un’organizzazione americana impegnata nella lotta contro il suicidio tra i giovani LGBTQ+, di cui Radcliffe è collaboratore.
Ecco le sue parole.
Le donne transgender sono donne. Ogni affermazione contraria cancella l’identità e la dignità delle persone transgender e va contro qualsiasi suggerimento delle associazioni professionali di assistenza sanitaria, che su questo tema hanno molta più esperienza di Jo o di me.
Il patrimonio di J.K. Rowling e la sua esclusione dalla Harry Potter Reunion 2022: le politiche pro DDL Zan
Alla luce di tutto ciò, non si può biasimare HBO Max per aver deciso di lasciare in panchina J.K. Rowling, non invitandola alla Harry Potter Reunion 2022. La piattaforma streaming statunitense, infatti, trasmette da anni show inclusivi, dimostrando da anni la sua solidarietà verso la comunità LGBTQ+. Basta pensare, per esempio, al prossimo revival di Sex and the City, nel quale vedremo il primo personaggio non binary del mondo di Carrie Bradshaw.
Dunque, considerata l’avversione alle idee della Rowling non solo di molti ex interpreti di Harry Potter, ma anche di molti attori di Animali Fantastici e dove trovarli, non sorprende che anche HBO voglia prenderne le distanze. Per di più, come ha di recente chiarito la Warner Bros, l’evento si concentrerà soprattutto sui film, non sui libri.
Da parte sua, però, J.K. Rowling non ha certo bisogno dell’incasso extra che la Harry Potter Reunion 2022 le avrebbe garantito. Ad oggi, infatti, si stima che il suo patrimonio ammonti a circa 1,2 miliardi di dollari.
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Editor: Valentina Baraldi
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