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Letteratura,  Libri

Jane Austen – la scrittrice oltre il mito

Ricordiamo oggi Jane Austen nella data della sua morte avvenuta 206 anni fa. La romanziera ha fatto delle donne le protagoniste dei suoi capolavori

Jane Austen

Pochi autori sanno coinvolgere il lettore nelle vite intime dei personaggi come Jane Austen. Con fine ironia e intelligenza Jane ci conduce in un mondo borghese fatto di intrighi e rivalità nascoste. Un mondo di salotti e facciate a cui non si adeguerà mai del tutto.

Figlia del pastore anglicano George Austen e di Cassandra Leigh, Jane Austen nasce a Steventon (Hampshire) il 16 dicembre 1775. Penultima di otto figli, è particolarmente legata alla sorella Cassandra (che, come l’autrice, non si sposerà mai), con la quale intrattiene per tutta la vita una fitta corrispondenza, andata per la maggior parte distrutta.

Da fanciulla, Jane viene educata dal padre, il quale le insegna il francese e le basi della lingua italiana. La biblioteca di casa, inoltre, contiene circa cinquecento volumi: così la giovane impara ad amare la letteratura.

In seguito, studia a Oxford e a Southampton, oltre che alla Abbey School of Reading. Tra il 1787 e il 1793 Jane scrive i Juvenilia, tre raccolte, dai toni umoristici o gotici, di racconti, poesie, bozze di romanzi e parodie che emulano la letteratura dell’epoca. Si tratta cioè di opere scritte per divertire la ristretta cerchia di conoscenti.

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Ritratto a colori di Jane Austen

L’amore perduto

Nel dicembre del 1795, Jane conosce Thomas Langlois Lefroy. Tra i due giovani nasce un sentimento amoroso reciproco, ma la famiglia Lefroy ritiene la ragazza inadatta a diventare la moglie di Thomas.

Inoltre, il ragazzo dipende economicamente da un suo prozio, che lo indirizza agli studi legali. Il matrimonio, di conseguenza, è impossibile. Jane non può far altro che abbandonare la speranza di poter coronare il proprio sogno d’amore. La relazione tra i due ha ispirato il film Becoming Jane (2007), con Anne Hathaway nel ruolo della scrittrice e James McAvoy nel ruolo di Thomas.

I romanzi

Tra il 1795 e il 1799 Jane Austen lavora a uno dei suoi capolavori, Orgoglio e pregiudizio, intitolato in una bozza iniziale Prime impressioni, e ad Elinor e Marianne, che poi diventerà Ragione e sentimento.

Nel 1803 termina L’abbazia di Northanger, che però verrà pubblicato solo nel 1818. Seguono Mansfield Park (1814), Emma (1815) e Persuasione (1818).

Nel 1816, la scrittrice si ammala; si pensa che sia stata colpita dalla malattia di Addison. Portata dalla sorella Cassandra a Winchester in cerca di una cura, Jane si spegne il 18 luglio 1817, venendo poi sepolta nella cattedrale della città.

Citazioni di Jane Austen

  • Nella riservatezza c’è sicurezza, ma non attrazione. Non si può amare una persona riservata. (Emma)
  • In mancanza di piaceri migliori, il vero filosofo approfitta di quelli che gli sono concessi. (Orgoglio e pregiudizio)
  • L’amicizia è certamente il migliore balsamo per le piaghe di un amore deluso. (L’abbazia di Northanger)
  • Non voglio che la gente sia troppo simpatica: questo mi risparmia il disturbo di volerle molto bene. (Dalle Lettere)
  • Quando un’opinione è generale, è per lo più corretta. (Mansfield Park)
  • Sono poche le persone che amo veramente e ancora meno quelle di cui penso bene. Più conosco il mondo, più ne sono scontenta; ogni giorno conferma la mia opinione sull’incoerenza degli esseri umani e sull’impossibilità di fare affidamento su ciò che sembra meritevole o sensato. (Orgoglio e pregiudizio)
  • La felicità nel matrimonio è solo questione di fortuna. Che i due si conoscano bene prima e che abbiano caratteri simili in partenza non significa affatto che saranno più felici. Continueranno a essere abbastanza diversi da avere la loro parte di dispiaceri, ed è meglio conoscere il meno possibile i difetti della persona con cui si dovrà passare la vita. (Orgoglio e pregiudizio)
  • Una metà del mondo non riesce a capire i piaceri dell’altra metà. (Emma)
  • Chi è in collera non sempre riesce a essere saggio. (Orgoglio e pregiudizio)

 

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