Dizionario Arte

Jaquerio, Giacomo. Pittore italiano

Giacomo Jaquerio

I dati documentari riguardanti Giacomo Jaquerio, figlio di Giovanni, pittore torinese, permettono di ricostruire la produzione di un artista attivo su entrambi i versanti delle Alpi.

Jaquerio, Giacomo. Pittore italiano. I dati documentari riguardanti Giacomo Jaquerio, figlio di Giovanni, pittore torinese, permettono di ricostruire la produzione di un artista attivo su entrambi i versanti delle Alpi. La prima opera nota firmata rappresenta gli Ecclesiastici all’Inferno nel convento dei Domenicani al Planpalais a Ginevra del 1401. È un’opera conosciuta oggi solo grazie ad una xilografia conservata a Ginevra (Bibliothèque Publique et Universitaire).

I documenti indicano che nel 1403-1404

I documenti indicano che nel 1403-1404 si trovava a Torino, dove nel 1407-1408 lavorò per la corte degli Acaja; i pagamenti della corte sabauda per la realizzazione di due immagini raffiguranti San Martino lo indicano presente a Ginevra attorno al 1411.

Nel 1415-1418 riprende a lavorare per gli Acaja realizzando opere di carpenteria per le vetrate del castello di Pinerolo e per delle pitture nella camera del principe. Nel Natale del 1418 fu a Chieri, in San Francesco, ad ascoltare una predica di Battista da Mantova. Come attestato dai documenti riguardanti la causa di eresia intentata contro il predicatore.

 1426-1427 lavora per la corte sabauda

1426-1427 lavora per la corte sabauda alla cappella del castello di Thonon. L’anno successivo dipinge sulla porta di San Maurizio Canavese le armi sabaude e nel 1428 è ricordato, per l’ultima volta, a Torino. Solo nel 1914, quando la sua firma è ricomparsa nel presbiterio di Sant’Antonio di Ranverso sotto la Madonna in trono, si è potuto accostare il nome dell’artista alla sua produzione .

La critica ha quindi ricostituito il corpus di Jaquerio collocando tra il 1402 e il 1410 le Storie della Vergine, la Madonna in trono e le Storie di Sant’Antonio a Sant’Antonio di Ranverso, tra il 1410 e il 1415 le tavole con Storie di San Pietro (Museo Civico d’Arte Antica, Torino) provenienti dall’abbazia di Novalesa e le pitture della sacrestia di Ranverso, nel 1414 gli Angeli Musicanti al Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra e, verso il 1430, la Salita al Calvario ancora a Ranverso.

Nascita: Torino 1375; Morte: Torino 1453

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