Dizionario Arte

Jawlensky, Alexej von

Jawlensky, Alexej von. Pittore espressionista russo, attivo principalmente in Germania. Inizialmente fu ufficiale dell’esercito, ma nel 1906 diede le dimissioni e si trasferì a Monaco per dedicarsi completamente all’arte. Ebbe casa a Monaco fino allo scoppio della prima guerra mondiale, ma durante questo periodo viaggiò moltissimo, specialmente compiendo alcune visite in Francia (fu il primo tra i suoi colleghi di Monaco ad avere contatti diretti con l’arte francese avanzata).

Nel 1905 incontrò Matisse a Parigi e fu influenzato dai colori forti e dagli spessi contorni dei *fauves. Combinò questi elementi con le influenze della tradizionale pittura russa di icone e con l’arte rurale per formare uno stile altamente personale che espresse il suo temperamento passionale e la sua concezione mistica dell’arte.

Caratteristico di molte sue opere

Caratteristico di molte sue opere -e lontano dall’esuberanza del fauvisme -è un umore malinconicamente introspettivo. Si diceva che “vedesse Matisse con occhi russi”. Nel 1909 fu uno dei fondatori della Neue Künstlervereinigung, e, dopo Kandinskij, fu l’artista di punta del gruppo. Le opere più caratteristiche di questo periodo sono delle serie di potenti ritratti di teste, cominciate nel 1910 (Alexander Sacharoff, 1913, Museo Städisches, Wiesbaden).

Allo scoppio della guerra, nel 1914, Jawlensky si rifugiò in Svizzera, dove rimase fino al 1921. I suoi lavori del periodo comprendono una serie di ‘variazioni’ sul tema della vista dalla finestra -piccoli paesaggi semi-astratti dall’atmosfera meditativa e religiosa. Come Kandinskij e altri, Jawlensky credeva nella corrispondenza tra i colori e i suoni musicali e intitolò questi quadri Canzoni senza parole.

Nel 1918 Jawlensky, Alexej von iniziò una serie di teste quasi astratte, nelle quali le fattezze del volto sono ridotte a poche ricurve e linee. Diversamente da Kandinskij, comunque, si basò sempre su forme desunte dalla natura. Dal 1921 visse a Wiesbaden, e nel 1924 si unì a Kandinskij, Klee e Feininger per formare i Blaue Vier. Dal 1929 cominciò a soffrire di artrite e a causa di essa fu costretto ad abbandonare la pittura dal 1938.

Nascita: Torzhok 1864; Morte: Wiesbaden 1941

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