Moda

Jeremy Scott presenta la Donna Moschino Fall/Winter 2016, Milano Fashion Week

Il vulcanico Jeremy Scott, direttore creativo Moschino e del suo brand omonimo, che ha appena sfilato alla New York Fashion Week, è stato il primo fashion designer a lanciare le capsule collection “see it now, buy it now”, portando cioè nei negozi una piccola collezione in vendita immediatamente dopo il fashion show, guarda divertito i molteplici scenari che il sistema moda sta proponendo, affermando “Fashion is on fire”, ovvero il sistema moda sta prendendo fuoco, è in subbuglio. Si riferisce alle scelte di creativi come Tom Ford, per citarne uno,  di non seguire più i martellanti ritmi imposti dai calendari, ma di concentrare le presentazioni delle nuove collezioni, spesso unendo quella uomo a quella dona, riducendo gli appuntamenti con la stampa e i buyer, o cambiandone la modalità. Lo stesso identico motivo ricordiamo che portò Raf Simons ad abbandonare la prestigiosa direzione creativa di maison Dior lo scorso ottobre, scelta che creò molto scalpore, proprio perché dettata da un disagio nel sentirsi spremuti dai ritmi spesso folli del fashion business.

Ma torniamo allo sguardo sempre ironico e pungente di Scott, che in questo clima infiammato dalle polemiche e colpi di scena, dedica la collezione Autunno/Inverno 2016 a falò delle vanità. Come accadde a Firenze quel  martedì grasso del 1947 passato alla storia, così sulla passerella Moschino dà fuoco agli abiti e agli elementi più iconografici, vanitosi e lussuosi della sua moda.

Abiti da sera sfilano in uno scenario post-apocalittico: un palazzo rinascimentale, una volta glorioso ma ormai decadente. Questo è un glamour hardcore, che mixa la couture alla grinta delle girl gang. Il chiodo di pelle, tanto amato da attori leggendari come Marlon Brando e da creativi come Franco Moschino, è riassemblato e reinterpretato e reinterpretato in modi inattesi; in chiave pop, ma anche couture. Teschi, ossa incrociate e catene ricreano su smoking e abiti la struttura di uno scheletro, perché “la morte ti fa bella. Tessuti metallizzati sono trattati e riproducono frammenti di specchi dorati per abiti da cocktail specchiera, gocce di cristalli Swarovski pendono da scollature e bustier e un grande lampadario di cristalli Swarovski caduto dal soffitto si trasforma in abito da ballo. Per il finale abiti da debuttanti in satin di seta e con ampie crinoline chiudono fumanti lo show. Vi ricordiamo che il video dell’evento è disponibile, oltre che sul sito Moschino, su quello della Camera Nazionale della Moda.

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