Joan Mirò: Materialità e metamorfosi a Padova
Joan Miró (1893 – 1983) sarà in mostra al Palazzo Zabarella di Padova con il titolo Materialità e Metamorfosi. Pittore spagnolo ma anche scultore e ceramista, Mirò fu uno dei maggiori esponenti del Surrealismo.
DAL 10 MARZO AL 22 LUGLIO 2018 A PADOVA ARRIVA L’ARTE DI JOAN MIRÓ
Nella mostra padovana saranno presenti 85 opere tra quadri, disegni, sculture, collage e arazzi provenienti dalla collezione dello Stato portoghese. Si ripercorreranno 60 anni di carriera artistica, nonché gli sperimentalismi ideativi e quelli materiali che hanno permesso all’arte del XX secolo di espandersi.
Mirò ha creato un linguaggio che nella storia dell’arte era del tutto nuovo, alcuni accenni artistici comuni è possibile ricontrarli in Klee e Kandinsky. Joan ha saputo estraniarsi da un mondo d’arte iniziato col fauvismo per abbracciare lo spirito dell’epoca: vivere a Parigi.
Nella città francese, tappa indispensabile per crescita artistica e personale, l’artista spagnolo entrò in contatto con Picasso e con i dadaisti. Il suo vero Essere prende avvio dal Cubismo per poi abbandonarlo per l’Astrattismo influenzato dalla vena surrealista. André Breton, padre del Surrealismo lo definì «il più surrealista di tutti».
Faceva da spola tra Spagna e Francia, senza dimenticare che il suo periodo artistico è ricco di vicissitudini anche storiche. Come la Guerra civile spagnola (1936) e l’invasione nazista in Francia. Ma nonostante questo la sua creatività non cessò mai, il suo era un modo di comunicare con segni, forme amorfe, colori intensi e ricchi di contrasto.
Si definiva un anti-pittore perché disprezzava la pittura tradizionale, il suo desiderio era di lasciare alle spalle la convenzione espressiva per produrre qualcosa di assolutamente nuovo e innovativo.
Palazzo Zabarella, Padova: come arrivare
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