Dizionario Arte

Jordaens, Jacob

Pittore fiammingo, allievo e figliastro di Adam van Noort. All’inizio della carriera fu spesso assistente di Rubens, ma dagli anni Venti del Seicento ebbe un proprio studio di buon successo, e dopo la morte di Rubens nel 1640 divenne figura di punta tra i pittori fiamminghi. Il suo stile era molto in debito nei confronti di quello di Rubens, ma fu molto meno originale di lui: usava un impasto spesso, forti contrasti di luce e ombra e una colorazione piuttosto violenta. I suoi soggetti sono, a volte in maniera esagerata, più ordinari di quelli di Rubens: il suo nome è infatti associato a grandi tele che rappresentano allegri e gioviali contadini. Due dei suoi soggetti preferiti, che riprenderà più volte, sono Il satiro e il contadino, tratto da una favola di Esopo, e Il re beve, che rappresenta un chiassoso gruppo che condivide un grande banchetto la notte dell’Epifania. La copiosa produzione di Jordaens, comunque, include molti altri soggetti, tra cui opere religiose e ritratti, e inoltre incisioni e disegni per arazzi. Raramente egli lasciò la nativa Anversa, ma ricevette commissioni da diverse corti del nord Europa, la più importante delle quali fu per il Trionfo di Federico Enrico (1651-52), un’enorme composizione dipinta per la Huis ten Bosch, la villa reale vicino a L’Aia (Vedi Huygens). Intorno al 1655 si convertì al protestantesimo; continuò a dipingere quadri per chiese cattoliche, ma il lavoro negli ultimi due decenni della sua vita fu più in sordina. Nascita: Anversa 1593; Morte: Anversa 1678

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