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Junior Cally, accuse di sessismo: out da Sanremo?

Pioggia di polemiche sul rapper Junior Cally accusato di sessismo

Ancora una volta Sanremo 2020 suscita polemiche. Infatti dopo il caso mediatico su Rita Pavone e Rula Jebreal e il più recente polverone scatenato da Amadeus con la frase sul “passo indietro”, ecco una nuova polemica. Il rapper Junior Cally, di cui vi avevamo già parlato, è stato accusato di  sessismo. Secondo le accuse alcune canzoni del giovane romano infatti ritraggono le donne come oggetti sessuali. Non solo, la canzone Strega del 2017 mostra per qualche secondo nel video, tra molte altre cose, una donna legata cui il rapper indirizza parole d’odio.

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Junior Cally e Amadeus

La Rai e la politica contro Junior Cally: rischia l’esclusione dal Festival

A quanto pare per unire i partiti italiani serviva un rapper. Infatti tutti i principali schieramenti politici hanno criticato duramente i testi dell’artista romano. Una su tutte Laura Boldrini del PD, la quale ha anche scritto una lettera alla Commissione di Vigilanza a cui si sono aggiunti la Lega, il M5s, l’UDC e Forza Italia.

Uno dei politici che ha espresso subito la sua opinione, neanche a dirlo, è Matteo Salvini. Il leader della Lega ha scritto che è indegno che a Sanremo partecipi una persona che brutalizza le donne, e che dovrebbe farlo “a casa sua”.

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Matteo Salvini

Per quanto riguarda il fronte Rai è intervenuto direttamente il suo presidente. Marcello Foa ha detto che la scelta di far partecipare l’artista romano al Festival è assolutamente inaccettabile. Foa ha poi continuato dicendo che Sanremo dovrebbe diffondere politiche di uguaglianza e rispetto, e Junior Cally con questi temi non c’entra niente. Il presidente della Rai ha infine chiesto ad Amadeus di far quadrare le cose.

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Marcello Foa

A questo punto il giovane cantante rischia davvero l’esclusione da Sanremo 2020.

Junior Cally si difende

Il rapper e il suo staff però non ci stanno. Infatti essi hanno scritto che l’artista è contro la violenza sulle donne e contro il maschilismo, semplicemente l’arte talvolta non rispecchia il pensiero dell’autore.

Junior Cally ha anche citato altri cantanti che hanno partecipato a Sanremo, come Vasco Rossi che in una canzone usa la parola “tr*ia” o gli Afterhours che cantavano che una donna è più bella se “vestita di lividi”.

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Junior Cally

L’artista ha poi detto che ci sono due modi di vedere la cosa: si può capire che il rap è un’arte e come tale va considerato, senza essere preso alla lettera, oppure si possono fare polemiche inutili all’infinito e rendere il Festival un evento “buonista” alle dipendenze di questo o di quel partito politico.

Infine lo staff di Junior Cally si domanda come mai si fa polemica solo adesso, pochi giorni dopo il 16 gennaio, ovvero quando è uscito il testo della canzone scelta per Sanremo No Grazie (la quale ha un testo contro il populismo) nonostante le canzoni sotto accusa siano di anni fa.

Polemiche giuste o sbagliate?

Questa vicenda può essere letta in due modi.

Da un lato la solita storia dei giornalisti che criticano le nuove generazioni, soprattutto i rapper, per il gusto di fare polemica (o per vendere). Basti pensare all’esempio di Sfera Ebbasta, demonizzato in seguito alla strage di Corinaldo (nonostante non fosse colpa sua) e accusato di incitare i ragazzi a drogarsi (semplicemente perché nelle sue canzoni parla del mondo della droga, una realtà che può non piacere ma che rimane, appunto, una realtà).

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Sfera Ebbasta

L’altro modo di vederla è invece che sì, Junior Cally è sessista e maschilista. Ha mostrato una volta una scena di violenza su una donna, dunque è sessista. Sono dunque sessisti anche i milioni di giovani (ragazze incluse) che lo ascoltano?

A voi la riflessione.

 

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