Juvarra, Filippo
Architetto italiano. Uno dei più significativi architetti del Settecento italiano, nasce a Messina da padre argentiere, e si forma a Roma con Carlo Fontana, da cui assorbe lo stile tardo-barocco accademico e studia gli edifici antichi, rinascimentali e contemporanei. Dal 1708 lavora come scenografo teatrale per il cardinale Ottoboni, elaborando numerosi progetti di diversa tipologia, ma solo nel 1714, con il trasferimento a Torino, inizia la sua carriera a servizio di Vittorio Amedeo II di Savoia. Diviene “primo architetto del re” e lavora ai progetti di riqualificazione urbana con opere come la facciata di Palazzo Madama (1718), su modello di quella di Versailles ma con una interpretazione del palazzo nobiliare in senso italiano e con una ripresa di decorazioni dai modelli del Borromini; un altro suo capolavoro fu la Palazzina di Caccia di Stupinigi (1729-1731) con pianta a stella e con dimensioni senza confronti nel panorama italiano, mentre nella chiesa del Carmine (1732) Juvarra rivoluziona la tipologia di chiesa longitudinale sostituendo il muro della navata con enormi pilastri. Su una collina appena sopra Torino, realizza la basilica di Superga (1715), unendo allo schema planimetrico a pianta centrale della chiesa strutture come il pronao quadrato, le torri ai fianchi della facciata e le ali laterali che costituiscono parte delle strutture del retrostante monastero, tutti elementi comuni nell’architettura dei paesi a nord delle Alpi. Juvarra progetta un numero imponente di edifici e persino interi quartieri, in Italia settentrionale, a Roma, oltre che a Vienna, in Portogallo, a Londra, Parigi e Madrid, manifestando sempre un’assoluta padronanza degli stili storici e contemporanei, assorbiti e rielaborati in modo personale e originale, con una particolare predilezione per i dettagli decorativi. Nascita: Messina 1678; Morte: Madrid 1736
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