Dizionario Arte

Kabakov, Ilya e &IL;Emilia

(Dnepropetrovsk 1945). Artisti ucraini, naturalizzati statunitensi. Diplomatosi come illustratore, Ilya entrò nell’Unione degli Artisti Sovietici. Ha avuto così origine la convivenza, durata quasi trent’anni, tra produzione ufficiale e privata, e la sottigliezza di una critica alle istituzioni che non sfociò mai in aperta opposizione. Negli anni Sessanta tale posizione era ben rappresentata dal gruppo di Sretensky Boulevard, di cui Kabakov fece parte. Negli anni Settanta il regime sovietico adottò lo strutturalismo, e assunse un atteggiamento meno manicheo verso gli intellettuali, che portò alla formazione di una schiera di neutrali; proliferarono i gruppi di artisti che riflettevano sulle forme dell’arte occidentale. Tra di essi i concettualisti moscoviti, ai quali Kabakov si avvicinò: tra il 1972 e il 1978 si dedicò alla produzione di album narrativi illustrati, spesso costituiti da biografie fittizie volte ad indagare la banalità dell’esistenza e i rapporti sociali. Nei primi anni Ottanta realizzò alcuni dipinti nello stile Sots art, debitore del pop americano, e iniziò la produzione di installazioni. Nel 1987 uscì per la prima volta dall’URSS, e finì per stabilirsi in Occidente, collaborando, a partire dal 1989, con Emilia Kanevsky, che sarebbe diventata sua moglie. I due raggiunsero presto la fama grazie a una serie di installazioni collocabili nella sfera del postconcettuale, e legate ai temi della memoria, della perdita e della dialettica tra storia dell’individuo e storia dell’umanità. Attualmente la coppia vive e lavora a Long Island.

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!