Kokoschka
Dizionario Arte

Kokoschka, Oskar 1886

Kokoschka, Oskar. Pittore, autore di stampe e scrittore *espressionista austriaco (divenne cittadino ceco nel 1937 e britannico nel 1947, ma tornò alla nazionalità austriaca nel 1975).

Passò gli anni della formazione a Vienna, dove nel 1909 iniziò ad avere successo con i suoi ‘ritratti psicologici’, in cui l’anima del modello veniva messa a nudo. Un buon esempio ne è il ritratto dell’architetto Adolf Loos (1909, Staatliche Museen, Berlino) che mostra la sensibile e vibrante linea attraverso la quale Kokoschka catturava ciò che chiamava ‘le personalità intime, così piene di tensione’ dei suoi modelli. Più tardi la sua pennellata divenne più ampia e più spezzata, con colori vividi e guizzanti.

Nel 1915 Oskar Kokoschka rimase gravemente ferito

Nel 1915 Oskar Kokoschka rimase gravemente ferito mentre combatteva nell’esercito austriaco e nel 1917 -ancora convalescente -si stabilì a Dresda, dove insegnò all’Accademia dal 1919 al 1924. Successivamente affrontò un periodo di grandi viaggi che durarono sette anni. In questo periodo la sua attenzione passò dai ritratti ai paesaggi, tra i quali spicca una particolare tipologia di veduta cittadina, osservata da un punto di vista alto (Gerusalemme, 1929-30, Detroit Institute of Arts).

Nel 1931 ritornò a Vienna, ma fu apertamente contrastato dai nazisti (che più tardi avrebbero dichiarato arte degenerata la sua opera) e si trasferì a Praga nel 1934, poi a Londra nel 1938. Anche se ormai godeva di una reputazione internazionale, la sua opera era ancora poco conosciuta in Inghilterra, così visse in povertà finché durò la guerra; dopo la fine di questa la sua fortuna migliorò presto e fu generalmente considerato uno dei più grandi artisti contemporanei.

Dal 1953 visse principalmente a Villeneuve

Dal 1953 visse principalmente a Villeneuve in Svizzera e dal 1953 al 1963 gestì una scuola estiva a Salisburgo. Nei suoi ultimi anni Kokoschka continuò a dipingere paesaggi e ritratti, ma le opere più importanti dell’epoca sono dipinti allegorici e mitologici, tra cui il Prometeo (1950) nel soffitto della casa del conte Seilern (vedi Courtauld) al Princes Gate a Londra e il trittico Termopili (1954) per l’Università di Amburgo.

Kokoschka rimase sempre indifferente ai movimenti moderni e in tutta la lunga e dinamica vita perseguì una sua personale e creativa versione dell’espressionismo pre-1914. A differenza di molti altri espressionisti fu di prospettive essenzialmente ottimiste. I suoi scritti comprendono un’autobiografia (1971) e diversi testi teatrali, il più importante dei quali è Mörder Hoffnung der frauen (Assassino, speranza delle donne) un precoce esempio di teatro espressionista che suscitò scandalo per la sua violenza quando fu messo in scena per la prima volta nel 1908.

Nascita: Pöchlarn 1886; Morte: Montreux 1980

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!