La caduta del fascismo – 25 luglio 1943
Esattamente 80 anni fa avveniva la caduta del fascismo, il regime instaurato da Benito Mussolini.
Celebriamo la caduta del fascismo, il regime che ha condannato l’Italia a distruzioni, discriminazioni, costrizioni e orrori. Sono passati 80 anni.
Il 25 luglio 1943 è una data storica per l’Italia: segna infatti la caduta del fascismo, il regime del dittatore Benito Mussolini.
Ma per comprendere come si è arrivati a ciò, occorre fare un passo indietro, delineando il contesto storico italiano in cui ciò avvenne.
All’inizio del 1953, infatti, la situazione militare italiana è molto negativa: ormai il popolo non crede più di poter vincere la Seconda guerra mondiale e desidera la fine dei combattimenti. Nel frattempo, Mussolini si ammala e non è più in grado di fungere da guida per i cittadini, da lui spronati a sostenerlo nella folle decisione di entrare in guerra.
Di conseguenza, la corte reale, i fascisti, i partiti antifascisti e lo stato maggiore delle forze armate cercano una via d’uscita da questa situazione.
La Casa Savoia non ha credibilità all’estero e la situazione politica è disastrosa, a causa delle sostituzioni volute da Mussolini. L’Italia ha quindi bisogno di un radicale cambiamento.
Inoltre, la caduta di Tunisi (13 maggio 1943) espone l’Italia all’invasione anglo-americana: per la Germania è ora assolutamente necessario controllare il Paese.
Un futuro cupo
A metà maggio del 1943, il re Vittorio Emanuele III inizia a considerare il problema di come uscire dalla guerra. I pronostici per il futuro del Paese, infatti, sono tutt’altro che incoraggianti.
Tuttavia, la Corona non se la sente di destituire Mussolini e di cambiare regime, lasciando tale responsabilità a un eventuale voto del Parlamento o del Gran Consiglio del Fascismo.
Il 19 giugno 1943 si tiene dunque l’ultima riunione di Gabinetto del governo fascista e, il 24 giugno, Mussolini tiene il suo ultimo discorso come primo ministro, passato alla storia come “il discorso del bagnasciuga”.
La notte del 10 luglio, inoltre, gli Alleati sbarcano in Sicilia: è lo sfacelo delle Forze Italiane. I fascisti sono scioccati: né Mussolini né Hitler sono intervenuti per resistere agli invasori.
A questo punto è chiaro a tutti che la guerra per l’Italia è perduta. Il 22 luglio, Mussolini blocca una mozione di 61 senatori, i quali chiedono di convocare il Senato.
La caduta del fascismo
La figura di Mussolini è ormai decaduta: nessuno sembra più credere in lui e nei suoi progetti politici e militari. Il 24 luglio 1943, i membri del Gran Consiglio del Fascismo si riuniscono, alla presenza del loro duce. Si arriva così a una votazione di sfiducia contro il duce e, il 25 luglio, si dichiara la caduta del fascismo.
Nello stesso giorno, infatti, il re sostituisce Mussolini con Pietro Badoglio e fa arrestare l’ormai ex dittatore. L’Italia è così finalmente libera dal fascismo, sebbene sia ancora coinvolta nella guerra.
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