Moda

La Cruise 2016/2017 Chanel sfila a Cuba

? Qué bolá Coco ?

Ieri, martedì 3 maggio, Karl Lagerfeld ha presentato la colelzione Cruise 2016/17 Chanel alla Havana, a Cuba: una cornice tanto straordinaria quanto inedita, che farà sì che questo fashion show difficilmente venga dimenticato. La location scelta è il Paseo del Prado, la più importante arteria della città e il luogo della città che più simbolizza il legame tra l’isola e la Francia:

il Prado infatti è stato riprogettato nel 1928 da un archittetto di paesaggi francese che ha posizionato otto spettacolari statue bronzee di leoni ad ogni incrocio dell’edificio, il leone ricordiamo essere stato l’animale feticcio di Mademoiselle Coco Chanel.

Per questo l’omonima Maison ha fatto suo per un giorno questo posto, che sembrava quasi predestinato a questo utilizzo. Il sole mentre tramontava illuminava d’oro i leoni; la sfilata della collezione Cruise 2016/17 ha avuto inizio con l’apparizione della silhouette di punta della collezione: mascolinità e femminilità, terribilmente chic, con un non so che di furfantesco.

Una lunga giacca dal taglio maschile sopra ampi pantaloni con risvolti, calzature piatte bicolore, t-shirt con una cintura di tessuto, il cappello Panama di Maison Michel raffinatamente inclinato sopra l’altero sguardo di Stella Tennant.

Nello spirito di una audace modernità, di una femminilità quasi infantile, l’abito da debuttante di Karl Lagerfeld è un vero tripudio: una sottogonna a strati e a balze con un motivo di foglie in organza ricamata, in constrasto con una giacca corta, girovita, indossata sopra una t-shirt con cravatta.  L’implicito tema della collezione Cruise 2016/17  è una interpretazione magistrale della guayabera, la camicia tradizionale cubana con tasche, maniche risvoltate e pieghettature tipiche. Karl Lagerfeld ha spiritosamente soprannominato questo capo il “Cuban tuxedo”, lo smoking cubano. Da giorno, portata come una blusa traslucida, accompagnata da un paio di pantaloni coi risvolti.

Per la sera, la guayabera rivela il suo potenziale sensuale, come una blusa nera di organza trasparente indossata con una cinghia attillata nero sfumato e una gonna a campana verde. Una sfilata militare, ma pacifica, con adorabili short, giacche jeans o in tweed kaki, parka in tweed bordato e camicie a maniche corte con decorazioni fantasy ricamate da Lesage e Montex.

Con la stessa identica energia che lo contraddistingueva quando era un ragazzo, la stessa audacia, Lagerfeld propone un piccolo paio di short da ciclista con delicati diamanti artificiali e ricamati con camelie come “ombre cinesi”, abbinati a un top scintillante con palme multicolori.

Incredibilmente femminile e fluido, riassumendolo in una parola sola, dancing, la collezione moltiplica il numero di giacche e vestiti con scollature profonde mentre gonne dritte e aderenti liberano i movimenti per una rumba ipnotica, e vestiti eterei: le leggendarie Buick, Oldsmobile e Cadillac sembrano stampe dalle tonalità candy.

La palette è ispirata dalla vibranti facciate barocche della città vecchia: un’esplosione scintillante di giallo, rosa, arancione, turchese, verde vivace sul  magnifico abito corto fatto di lustrini e ricamato; per i vestiti, che ricordano quelli talari, di tweed ricamato, la scelta è arancione corallo. La stessa scelta cromatica  per i vestiti di lustrini, senza spalline, con maniche a palloncino, e impreziositi da frange e piume. Le tonalità tobacco e Havana sono una reminiscenza del Picasso cubano, Wilfredo Lam.

I neri e i bianchi sono ombrosi, torbidi e fumosi. Nella fase di lavorazione, negli atelier, per questa collezione Cruise 2016/17 i sarti e le sarte Chanel si sono davvero superati, con creazioni prodigiose: la vegetazione tropicale ricamata è rifinita alla perfezione: meravigliose foglie di Monstera Deliciosa ritagliate tra due strati di tulle, con un effetto di sottile rilievo, un motivo quasi astratto di sigari, uccelli del paradiso su un lungo abito abbinato a un bolero beige, fatto a uncinetto,  sbalordisce nella sua semplicità.

E il tutto completato dal cappello Panama, eccezion fatta per il berretto nero lucido, un tributo al mitico comandante Che Guevara.

In armonia con la collezione così spirituale, flip flop di tessuto, sandali alla schiava portati con sfacciate calze alla caviglia, zaini lavorati all’uncinetto, soffici sacche multicolore che ricordano quelle tipiche locali,  borse con chiusura a cordoncino a forma di confezione di sigari, un chiaro cenno al Cocohiba…

La festa è continuata a Plaza de la Catedral,  nella Habana vecchia, il cuore pulsante barocco ed edonistico della città, proprio di fronte a una delle più belle e ammirate chiese del diciottesimo secolo in America Latina.

I seicento ospiti, hanno festeggiato e ballato in una staordinaria scenografia tropicale dove ogni oggetto di decorazione è stato fatto a mano da artigiani e artigiani cubane, invitati tra cui spiccavano le ambassadress Chanel Vanessa Paradis,  Gisele Bündchen e Alice Dellal, l’ambassador Chanel Gaspard Ulliel, le attrici Tilda Swinton, Marine Vacth, Alma Jodorowsky, Ana de Armas e Geraldine Chaplin

, la music producer Caroline de Maigret, ll’illustratrice e modella Langley Fox Hemingway, la regista Deniz Gamze Ergüven e tante altre celebrità, che hanno ondeggiato al ritmo di Septeto Habanero, Ibeyi, Rumberos de Cuba e del DJ Hugo Mendez.

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