Moda

La Dior primavera/estate 2021 di Chiuri parla italiano

Lucia Marcucci è la chiave di successo della primavera/estate 2021 di Dior

Maria Grazia Chiuri non dimentica le sue origini. Donna che parla alle donne, di altre donne. Un dialogo, quello della Dior primavera/estate 20121, persuasivo che inevitabilmente trova voce in femmine/femministe che hanno raccontato uno spaccato della nostra società.

 

Look Dior primavera/estate 2021

Chi è Lucia Marcucci

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Lucia Marcucci è un’artista italiana, classe 1933. È considerata tra le antesignane della visual art. La sua opera “L’indiscrezione è forte” è tra i primi esempi di collage legato alla tecnologia. Gruppo 70. Chi non conosce questa storia fatta di artisti rivoluzionari? È allo scadere degli anni cinquanta che questa comunità di artisti prende reale forma. Assieme alla Marcucci, Emilio Isgrò, Umberto Eco e Edoardo Sanguinetti promuovono una corrente artistica del dissenso. Gruppo che sarà sciolto nel 1968 e che si evolverà con Poesia Visiva, un manifesto di lotta (politica).

Femmiste: la Dior spring/summer 2021 parla alle donne con valori

Un esempio di visual art by Lucia Marcucci

Maria Grazia Chiuri, dopo il grande successo ottenuto a Lecce con la collezione Cruise, torna a Parigi con una collezione che continua a manifestare gli intenti femministi della stilista.

Il video della sfilata Dior primavera/estate 2021

Rivoluzione

Lucia parla a Chiuri del suo linguaggio, quotato nei riguardi dei mass media. “Il virus della bellezza”. Poesia. Tutto è così pragmatico. Ermetico. Dubbioso. Luicia è un’eroina. Una lottatrice. Tecnologia e i suoi derivati, dice. “La nostra poesia è resistente agli urti“. Parole confuse che assieme danno l’idea sull’astratta e perversa creatività della Marcucci. Manifesti. “Il destino è nelle vostre mani“.

La collezione primavera/estate 2021 Dior

Giacca kimono, Dior primavera/estate 2021

Abiti lunghi, in seta ricamata. Gonne che fluttano. Maglioni tricot e intarsiati e ancora giacche kimono motivo plaisley. Dior è donna, rivoluzione. Femminismo. L’abito diventa un elemento imprescendibile di una femminilità forte e ricca di sfaccettature. La donna Dior è femminista, attivista. Ha in mano il mondo; lo gestisce, se ne prende cura. Chiamatela anche femminina: lei non se ne curerà.

Dior guarda alle nuove generazioni non curandosi del passato. Questo è un New Look inedito che non parla di linee ma di idee. E l’abito, ritorno a dire, ne diventa manifesto come per la Marcucci, il collage è pura poesia.

 

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