mame letteratura LA FATTORIA DEGLI ANIMALI - 72 ANNI FA LA PRIMA EDIZIONE evidenza
Letteratura

La fattoria degli animali – 72 anni fa la prima edizione

Il 17 agosto 1945 veniva pubblicata la prima edizione de La fattoria degli animali, uno dei più grandi capolavori di George Orwell.

La fattoria degli animali

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George Orwell

Il romanzo satirico più famoso di tutti i tempi, cioè La fattoria degli animali (Animal Farm) di George Orwell, veniva pubblicato per la prima volta il 17 agosto 1945. La brillante parodia del sistema comunista ha rivoluzionato il mondo della letteratura, diventando un testo studiato e analizzato in tutte le scuole del pianeta. La paradossale situazione degli animali di una fattoria, i quali decidono di ribellarsi all’uomo ma che poi finiscono sotto la dittatura dei maiali, rivela tutto il genio del grande scrittore George Orwell.

Egli concepisce l’idea del romanzo nel 1937, durante il suo soggiorno in Spagna. Tuttavia, riesce a pubblicare l’opera solo nel 1945, una volta conclusasi la Seconda guerra mondiale. In realtà, la storia narrata può essere interpretata come allegoria non solo del regime comunista, ma di tutti i regimi dittatoriali, i quali nascono come rivoluzioni e si affermano poi come dittature. Inoltre, gli eventi descritti sono in gran parte riferimenti a episodi storici realmente accaduti: per esempio, il crollo del mulino a vento richiama l’incendio del Reichstag. E la cena finale tra umani e maiali simboleggia la Conferenza di Teheran.

Un’opera, insomma, dall’inestimabile valore letterario, storico, artistico e perfino politico. Per questo motivo, infatti, l’anniversario della sua pubblicazione è un giorno memorabile.

Citazioni

  • Se la libertà significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire.
  • Il segno distintivo dell’uomo è la mano, lo strumento col quale fa tutto ciò che è male.
  • L’Uomo è l’unica creatura che consumi senza produrre. Non dà latte, non depone uova, è troppo debole per tirare l’aratro, non corre abbastanza veloce da catturare un coniglio. Però è padrone di tutti gli animali. Li fa lavorare e in cambio concede loro il minimo necessario alla sussistenza, tenendo il resto per sé. Il nostro lavoro dissoda la terra, il nostro escremento la fertilizza, tuttavia non c’è fra noi chi possegga altro che la nuda pelle. 
  • Le creature di fuori guardavano dal maiale all’uomo e dall’uomo al maiale e ancora dal maiale all’uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due.
  • L’oppressione è il male della gleba, essendo difatti il lato oscuro della pressione. Tutti sono uguali, ma c’è chi è più uguale di altri. Come il lato scaleno di un triangolo equilatero.

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