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La lettera di Tiziano Renzi al figlio Matteo: “Per te sono sempre stato un ostacolo”

La lettera di Renzi senior e le accuse alla “banda Bassotti”

Tre esponenti come Maria Elena Boschi, l’ex tesoriere Pd Francesco Bonifazi, l’avvocato Alberto Bianchi liquidati come la “banda bassotti“. “Hanno lucrato senza ritegno dalla posizione di accoliti tuoi e io sono stato quello che è passato per ladro”, si legge in aggiunta. Proprio con queste parole si esprimeva Tiziano Renzi in una lettera al figlio Matteo nel 2017, poco dopo le sue dimissioni da premier. La lettera è agli atti del processo di bancarotta di tre cooperative che coinvolge lo stesso Tiziano e la moglie Laura Bovoli.

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La lettera di Tiziano Renzi negli atti

I difensori di Tiziano Renzi volevano considerare inammissibile la lettera di sei pagine indirizzata al figlio, facendo leva sulle garanzie costituzionali a tutela della corrispondenza dei parlamentari. Il tribunale, con un’ordinanza, ha però rigettato la richiesta, ritenendo che in questa circostanza non sarebbero applicabili le regole per i sequestri di corrispondenza. Infatti, il testo è stato estrapolato dal computer di Renzi senior e sequestrato dalla guardia di finanza nel 2019.

Lo scritto risale al 2017, anno in cui, nel mese di febbraio, Renzi si era dimesso da segretario del Pd per candidarsi alle primarie. Nei primi giorni di marzo, poi, scoppia il caso dell’inchiesta sulla Consip. In quella vicenda Tiziano Renzi è ancora oggi a giudizio per traffico d’influenze.

Risale a quel periodo la famosa telefonata intercettata tra Matteo e Tiziano Renzi. L’ex premier diceva al padre: «Babbo devi dire tutta la verità ai magistrati, è una cosa molto seria. Devi ricordati i luoghi e gli incontri».

Il tono risentito nella lettera di Renzi senior

Evidentemente in quei giorni i rapporti tra i due Renzi erano particolarmente tesi. Nella lettera, infatti, Tiziano usa un tono risentito nei confronti del figlio. E scrive: “In questi anni ho avuto la netta percezione, anzi la certezza, di essere considerato un ostacolo e un fastidio. Come sai gli ultimi colloqui erano conditi di rimproveri e di sfiducie preventive”.

E poi ne ha una per tutti i petali del noto Giglio magico. Dall’imprenditore Marco Carrai, indagato nell’inchiesta Open e definito da Tiziano “uomo falso”. Passando per la “banda bassotti” di Bianchi, Boschi e Bonifazi.

Renzi senior prosegue poi con un tono pieno di rancore a causa dell’inchiesta Consip. “Questa vicenda mi ha tolto la capacità di relazione, sono il Re Mida della m****, concimo tutti, stanno interrogando tutti, dipendenti e amici”. E continua rivolgendosi a Matteo: “Ora tu hai l’immunità, non c’è più il rischio che tramite me arrivino a te. Spero che inizi una nuova stagione di lotta per i valori che hanno animato la nostra vita”.

 

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Editor: Susanna Bosio

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