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La Norma di Bellini su Rai5, 26 maggio: riassunto e trama

Oggi 26 maggio, alle ore 17, va in onda su Rai 5 la Norma di Vincenzo Bellini. La versione che verrà trasmessa è quella rappresentata al Teatro Regio di Parma nel 2001, con la regia teatrale di Roberto Andò.

La direzione è affidata, invece, al maestro Fabio Biondi, alla guida dell’Orchestra Europa Galante. Sul palco, tra le voci, la soprano June Anderson nel ruolo del titolo, la mezzosoprano Daniela Barcellona nella parte di Adalgisa, il tenore Shin Young Hoon come Pollione e Ildar Abdrazakov nei panni di Oroveso. Infine, la regia televisiva è di Carlo Battistoni.

Continua così la proposta dell’opera di Rai Cultura (vedi). Domani, 27 maggio, sarà la volta dell’Aida di Verdi, per una splendida prima serata.

La Norma su Rai 5, 26 maggio: scheda dell’opera

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è una tragedia lirica in due atti di Vincenzo Bellini (1801 – 1835) su libretto di Felice Romani, dalla tragedia Norma ou l’infanticide di Alexandre Soumet. La prima rappresentazione avvenne a Milano, al Teatro alla Scala, il 26 dicembre 1831.

Personaggi:

  • Pollione, proconsole di Roma nelle Gallie (tenore);
  • Oroveso, capo dei Druidi (basso);
  • Norma, druidessa, figlia di Oroveso (soprano);
  • Adalgisa, giovane ministra del tempio d’Irminsul (soprano);
  • Clotilde, confidente di Norma (soprano);
  • Flavio, amico di Pollione (tenore);
  • due fanciulli, figli di Norma e Pollione;
  • druidi, bardi, eubagi, sacerdotesse, guerrieri e soldati galli.

L’intreccio dell’opera è tutto giocato sull’alternanza e la compenetrazione di due piani: quello ‘pubblico’, che si manifesta nei momenti rituali e collettivi, e quello privato, in cui agiscono gli affetti personali e si scatena il conflitto delle passioni che coinvolgono Norma, Adalgisa e Pollione.

L’avvicendamento dei piani trova perfetta rispondenza nella complessità psicologica e drammatica della protagonista: Norma, la cui statura sovrasta ogni altro personaggio.

I suoi interventi si sottraggono allo schematismo delle forme melodrammatiche coeve: le scene in cui canta vedono sempre la partecipazione di altri personaggi o del coro, o sono inserite in ampi quadri a più sezioni (solo a Pollione è affidata un’aria doppia articolata nel modo tradizionale, con un cantabile, un tempo di mezzo e una cabaletta).

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Inoltre è particolarmente serrata, nell’opera intera, la successione temporale dei numeri musicali. L’azione, concentrata in un tempo ristretto (secondo i precetti del teatro classico, che esigono unità di tempo) e scandita dalle entrate continue dei personaggi sulla scena, scorre sempre incalzante.

Atto primo

Nella foresta sacra, i Galli capeggiati da Oroveso sono riuniti per inneggiare alla liberazione dal giogo romano. Giunge anche il proconsole Pollione, che ha segretamente intrattenuto una relazione con la druidessa Norma (figlia di Oroveso) e che svela all’amico Flavio di essersi ora innamorato di Adalgisa.

Annunciata dal coro, sopraggiunge la druidessa, che rimprovera l’impazienza dei Galli, annunciando che Roma è comunque destinata a cadere. Pollione intanto avvicina Adalgisa e la convince ad andare a Roma con lui. Adalgisa, rivela all’amica di essere innamorata e le chiede di sciogliere i suoi voti sacerdotali.

Norma acconsente, non sapendo che l’innamorato di Adalgisa è Pollione. Quando lo scoprirà, rivelerà alla fanciulla il suo trascorso con il proconsole e lei, sdegnata, lo rifiuterà.

Atto secondo

Norma è decisa a vendicarsi, uccidendo i figli avuti da Pollione, ma il suo istinto materno è troppo forte. Per questo affida i bambini ad Adalgisa, decisa a suicidarsi.

Adalgisa però la convince a non compiere l’estremo gesto e allora, accecata dalla vendetta, incita i Galli a ribellarsi. A questo punto, Oroveso le chiede di indicare una vittima sacrificale per propiziarsi gli dei.

Inizialmente Norma è decisa a sacrificare la vita di Pollione, ma poi, in un colpo di scena decide ella stessa di offrire la vita. Pollione, compresa la grandezza della donna, decide allora di morire insieme a lei. Norma allora, rivela a Oroveso la sua storia d’amore con il proconsole e gli affida i bambini, prima di salire sul rogo con l’amato.

Per maggiori informazioni, sulla genesi e la critica, leggi la voce del nostro Dizionario dell’Opera, Norma.

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