Arte,  Intesa Sanpaolo per l'Arte

La pittura francese, una passione russa

 

LA PITTURA FRANCESE, UNA PASSIONE RUSSA Si parte da Poussin per arrivare agli impressionisti. Oltre settanta opere provenienti dal Museo dell’Eritage di San Pietroburgo si trasferiscono a Palazzo Madama di Torino

per una mostra, curata da Clelia Arnaldi di Balme, Natalia Demina, Enrica Pagella, che illustra la storia della pittura francese dal 1600 alla fine dell’Ottocento, dall’avvento delle accademie fino alla nuova libertà della pittura en plein air.

Un totale di circa cinquanta artisti, si parte dalle influenze caravaggesche di Simon Vouet per arrivare al classicismo di  Philippe de Champagne, di Poussin e Lorraine; dalle nuova libertà della pittura di Watteau, Boucher e Fragonard fino al neoclassicismo di Ingres, per concludersi con l’affermazione dell’Impressionismo con Renoir, Sisley, Monet, Pissarro, fino all’apertura verso le avanguardie moderne con Cézanne e Matisse.

LA PITTURA FRANCESE, UNA PASSIONE RUSSA

I soggetti sono vari, dai sacri a quelli mitologici, dalla natura morta al ritratto, dal paesaggio alla scena di genere. Qui si mette in evidenza l’evolversi del gusto artistico in Russia attraverso la passione per la pittura francese.

Il successo dell’arte moderna riscontrato oltre confine, il gusto raffinato di Caterina II che nel 1772 si aggiudicò gran parte dei dipinti raccolti a Parigi dal celebre amateur francese Pierre Crozat negli anni a cavallo tra il Sei e il Settecento. Come gli acquisti alla moda dei ricchi aristocratici russi nell’Ottocento, le riorganizzazioni dei musei nel Novecento in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre e molto altro.

 

DA POUSSIN AGLI IMPRESSIONISTI. Tre secoli di pittura francese dall’Ermitage
Dall’11 marzo al 4 luglio
Palazzo Madama – Torino

 

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