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Storia

La Rai compie oggi 70 anni

La Rai compie oggi 70 anni

Radio Audizioni Italiane, ovvero Rai, nasceva esattamente 70 anni fa. Oggi, è una delle aziende più importanti del nostro paese.

L’Unione Radiofonica Italiana

La Rai compie oggi 70 anni Quella che oggi è nota come Rai ha una storia lunga e antica, che inizia l’8 febbraio 1923. In questa data, infatti, viene pubblicato il regio decreto n. 1067, con il quale si affida allo Stato l’esclusiva sulle radioaudizioni circolari da esercitare tramite società concessionaria. Ovviamente, molte società tentano di ottenere la possibilità di diventare una radio.

La svolta avviene il 3 giugno 1924, quando Costanzo Ciano, allora Ministro delle Comunicazioni, invia una lettera a tutte le società che hanno fatto domanda, invitandole a trovare un accordo. Nasce così l’URI, cioè l’Unione Radiofonica Italiana. Enrico Marchesi, della FIAT, viene nominato presidente della società e Luigi Solari diventa il vice presidente.

Il 6 ottobre alle ore 21.00 avviene la prima trasmissione, annunciata da Ines Viviani Donarelli, dal palazzo Corrodi di Roma. Si tratta di un programma di un’ora emmezza, con musica da camera, operistica e da concerto, notizie di borsa e sul meteo.

L’EIAR

Il 17 novembre 1927 l’URI viene trasformata nell’EIAR, ovvero l’Ente italiano per le audizioni radiofoniche. È una società in forma anonima, a cui viene affiancato un comitato di vigilanza sulle radiodiffusioni. Inoltre, il decreto che ha portato alla nascita dell’EIAR prevede che, per una concessione esclusiva di venticinque anni, quattro membri del consiglio di amministrazione debbano essere rappresentanti del governo.

Con l’avvento del regime fascista, l’importanza e l’uso della radio diventa sempre più importante. Gli apparecchi radiofonici invadono le case e il governo comunica con i cittadini soprattutto grazie alla radio. E, quando l’Italia entra in guerra, le trasmissioni diventano sempre più rilevanti.

26 ottobre 1944

L’EIAR, dunque, è considerata la radio del governo. Ma, il 26 ottobre 1944, un decreto legislativo luogotenenziale porta l’EIAR anche nella nuova Italia, sebbene con una nuova forma: quella della RAI. Nasce così la Radio Audizioni Italiane, società che oggi conosciamo più che bene. E il suo potere si è esteso anche alla televisione, una volta che questo nuovo media giunge anche in Italia.

la mattina del 3 gennaio 1954 alle ore 11

70 anni dopo, la RAI è ancora una parte essenziale della televisione italiana. Non possiamo quindi che rinnovare gli auguri per questo importante anniversario.

a Rai − Radiotelevisione Italiana inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive”.

Con queste parole la mattina del 3 gennaio 1954 alle ore 11, la prima annunciatrice Rai Fulvia Colombo diede il via alle trasmissioni televisive regolari del Programma Nazionale, e poi snocciolando tutto il palinsesto della giornata di quella che sarebbe diventata la rete ”ammiraglia”, Rai Uno. E il primo programma televisivo in assoluto fu Arrivi e partenze, condotto da Mike Bongiorno e Armando Pizzo mentre la sera stessa andò in onda la prima Domenica sportiva, il più longevo dei programmi televisivi italiani. Questo giusto 70 anni fa, anche se la tv nazionale aveva iniziato i suoi programmi sperimentali e avrebbe attraversato una serie di vite fino ad oggi sul limite del digitale e dell’intelligenza artificiale.

Prima, dalla nascita nel 1924, era stata l’Unione radiofonica italiana, per poi diventare Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche (EIAR) nel 1927, poi Radio Audizioni Italiane (RAI) nel 1944 e infine appunto Rai − Radiotelevisione Italiana nel 1954, con sede a Torino e con due impianti di trasmissione che coprivano circa il 36% della popolazione.

Ma del resto l’Italia che quel segnale andava a conquistare era un paese povero e semianalfabeta che si stava risvegliando dalla macerie della guerra e la televisione, ovvero l’apparecchio televisivo, era un bene di lusso.

Conclusione La Rai compie oggi 70 anni

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