La resistenza ucraina regge contro Putin: nelle strade si apre la partita della guerriglia civile
La resistenza ucraina è forte: il popolo sarà protagonista della seconda fase della guerra
Sono trascorsi più di 10 giorni ormai dall’inizio dell’invasione russa ordinata da Putin in territorio ucraino. E i civili continuano a pagare l’alto prezzo di quella che è una spaventosa e violenta guerra, tra assedi, città conquistate e fronti di attacco. La Russia, a differenza delle sue aspettative, immaginava una vittoria facile di pochi giorni. Ma la resistenza ucraina si sta dimostrando più forte del previsto.
Non sarà questa l’occasione giusta per alimentare una guerriglia di difesa per abbattere Putin una volta per tutte?
La resistenza ucraina e le possibilità di vittoria
Come trapela dai piani dell’intelligence americana, vi era già la sicurezza che Putin avrebbe invaso l’Ucraina. Per questo motivo, infatti, il Pentagono aveva subito accelerato le operazioni per armare i militari di Kiev. Ma la strategia pianificata sembra basarsi non solo sul rallentamento dei primi attacchi con il supporto delle difese militari.
Sembra, infatti, emergere la volontà di generare una guerriglia urbana di lungo termine. In questi giorni, poi, molti veterani dell’esercito americano si stanno offrendo volontari per combattere con gli Ucraini. Soprattutto per aiutarli in termini tattici e di impiego di armi.
E se l’obiettivo americano fosse quello di creare in Ucraina una situazione simile a quella dell’Afghanistan? Alimentare, nel cuore dell’Europa, una resistenza ucraina come quella dei mujaheddin degli anni ’80 intorno a Kabul contro l’Armata rossa.
Un combattimento che inevitabilmente diverrebbe sempre più feroce. Per i soldati russi e per la resistenza, perché entrambi costretti ad inasprire i combattimenti per arrivare alla vittoria della propria parte.
Putin incastrato dalla resistenza ucraina
I materiali di guerra che Washington vuole inviare all’Ucraina vengono utilizzati soprattutto nei combattimenti urbani. E questo dimostra qual è la direzione che gli Americani si aspettano che prenderà il conflitto. Anche dopo l’eventuale presa di Kiev o la caduta di Zelensky, si passerà alla guerriglia nelle strade.
Se ne vedono i primi effetti già adesso. La partecipazione dei civili nei conflitti urbani consiste in lanci di molotov sui mezzi russi, ma anche la creazione di sbarramenti con rottami e fossati.
Nessuno sminuisce la potenza dell’armata russa. Ma anche solo la resistenza degli Ucraini è in parte una vittoria. Sono proprio il coraggio e le tattiche di chi si oppone a rendere meno evidente la sproporzione di forze tra i due Paesi.
Insomma, sembra un vero déjà vu. Gli Ucraini che combattono sotto le bombe, gli Americani che li aiutano con gli armamenti e gli Europei obbedienti al patto atlantico. Uno scenario che porterebbe alla sconfitta e alla cancellazione di Putin. Una sorta di vendetta afghana. La differenza? Questa volta la guerra si combatte in Europa, a un passo da casa nostra.
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Editor: Susanna Bosio
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