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La Russia blocca le forniture di gas a Polonia e Bulgaria

Stop al gas a Polonia e Bulgaria da oggi: Varsavia e Sofia si sono rifiutate di pagare il combustibile in rubli

Da oggi Mosca chiude i rubinetti del gas a Polonia e Bulgaria. Vladimir Putin aveva imposto ai cosiddetti «paesi ostili» il pagamento delle forniture energetiche in rubli (per ora accettata solo dall’Ungheria). Ma venerdì scorso è scaduto l’ultimatum imposto dal presidente russo. E Varsavia e Sofia, seguendo altri governi dell’Unione europea, hanno deciso di rifiutarsi di pagare il combustibile in rubli.

Polonia e Bulgaria sono, quindi, i primi due paesi a essere colpiti dagli avvertimenti di Putin.

La Russia blocca il gas a Polonia e Bulgaria

Da oggi 27 aprile 2022 dalle 8 di mattina (orario di Mosca) la Russia ha deciso di bloccare le forniture di gas e di chiudere uno dei rubinetti più importanti che portano il metano in Europa: lo Yamal Europe, la principale rete energetica, che collega Russia e Polonia. La notizia è stata confermata ieri in serata, dopo una serie di voci, da parte della maggiore azienda polacca di energia, la Pgnig e successivamente dal ministero dell’energia di Sofia. La scelta si ripercuote, quindi, su Polonia e Bulgaria.

La scelta del Cremlino è anche una violazione dei contratti stipulati tra Gazprom e i paesi europei, che dimostra come il governo russo sia pronto a usare le forniture energetiche per fare pressione sull’Europa.

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Bruxelles e i dubbi sulla vicenda

La notizia, però, è presa con le pinze da Bruxelles. La prima ragione riguarda l’efficienza del gasdotto Yamal: ormai da tempo, ancora prima dell’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, la sua portata era stata ridotta anche per questioni tecniche. Infatti, durante l’ultimo anno ha trasportato solo il 10% di tutto il metano che la Russia vende all’Europa.

La seconda motivazione è più un dubbio: ossia che la Polonia stia utilizzando questa vicenda per ingigantire la difficoltà. Varsavia, infatti, è da tempo la Capitale più decisa nell’adottare provvedimenti e sanzioni contro Mosca. E da tempo ha chiesto di introdurre l’embargo sul petrolio e sul gas russo. Ma l’Unione europea su queste due misure sta temporeggiando. Soprattutto Germania e Olanda.

 

Editor: Vittoria Ferrari

 

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