Jeremy Scott SS20 look animalier
Moda

LA SPACE-AGE DELLA JEREMY SCOTT SS20

Jeremy Scott alla conquista dello spazio con la collezione SS20

New York brilla di colori vibranti durante lo show della collezione Jeremy Scott SS20. L’esagerazione, l’iperbole della moda si è concretizzata proprio con il progetto creativo dello stilista statunitense.

Esteticamente kitsch. La manipolazione di un estro creativo già di sua natura folle.

Ma come disse il filosofo e saggista gallese, Bertrand Russell: “l’equilibrio tranquillizza ma la pazzia è molto più interessante“. E in questa ottica vale la pena soffermarsi su alcuni tratti della collezione.

Stimola l’attenzione dello spettatore l’uso delle parrucche. Questa chioma selvaggia che ai nostalgici ricorda l’indimenticabile Cher nel 1987, nel medesimo anno in cui sui palcoscenici di tutto il mondo cantava Bang-Bang nella versione rivisitata da Sonny Bono.

L’attenzione critica però, dovrebbe ricadere proprio sul progetto creativo che pare abbia una doppia lettura, un duplice significato. Non banale.

Jeremy Scott manipola gli albori della vita sulla terra contestualizzandoli in una ipotetica civiltà del futuro.

La sua natura selvaggia, incontrollata, non addomesticata che si confronta con qualcosa a noi sconosciuto e che non è, certamente, riferibile alla conquista di nuove galassie. Un futuro che, con la mente, osiamo solo ipotizzare.

Nell’incertezza del nostro avvenire, che forse ci vede antagonisti di una alienazione più prepotente del nostro intelletto, la collezione Jeremy Scott SS20 ci invita a riflettere sull’evoluzione della specie.

Il défilé viene scandito da stampe animalier glitterate, denim dall’effetto used con applicazioni in tessuto metallico. Abiti bustier e frange un perfetto look da giungla … metropolitana.

La voce Jeremy Scott è consultabile sul Dizionario della Moda di MAM-e.it

“Jeremy Scott, tra i designer più influenti e irriverenti del mondo della moda, nasce in un piccolo paesino di campagna, vicino Kansas City nel Missouri, l’8 agosto 1975. Fin da bambino si scopre appassionato di moda: si distingue dai compagni per il suo abbigliamento colorato, stravagante e fuori dagli schemi; abbozza disegni di abiti sui quaderni, scrive brevi saggi sulla moda e sfoglia febbrilmente riviste di moda francesi, da cui impara la lingua delle maison d’oltreoceano.

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