Mondiali 2022 quarti di finale gruppo G
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La storia e l’albo d’oro dei Mondiali di calcio, in avvicinamento al Mondiale Qatar 2022 (1930 – 1978)

La storia delle varie rassegne mondiali, dal 1930 ad oggi: vincitori, protagonisti e curiosità

storia mondiali PRIMA PARTE

  • Uruguay 1930: Uruguay Argentina 4-2

Nel 1928 la Fifa decise di organizzare finalmente la coppa del mondo dopo anni in cui prese parte all’organizzazioni delle olimpiadi. L’Uruguay vinse l’ultima edizione e quindi la Fifa decise di far organizzar loro il primo mondiale della storia del calcio.

Parteciparono 13 squadre di cui solo 4 europee. La maggior parte delle partite si disputarono nello Stadio del Centenario di Montevideo, costruito per l’occasione e per festeggiare il centenario dell’indipendenza uruguaiana.

USA – Belgio e Francia – Messico furono le prime due partite della storia dei mondiali e Lucien Laurent fu il primo calciatore della storia a segnare.
Quattro gironi, uno composto da 4 squadre 3 da tre. A passare furono Argentina, USA, Uruguay e Jugoslavia, che eliminò incredibilmente e a sorpresa il Brasile.

Argentina e Uruguay vinsero rispettivamente 6-1 le proprie semifinali, e la finale del 30 luglio vide i padroni di casa trionfare 4-2, in una roboante partita volta all’attacco.

Vincitore: Uruguay

Capocannoniere: Guglielmo Stabile (ARG), 8 gol.

  • Italia 1934: Italia Cecoslovacchia 2-1

L’Italia, dopo non esser riuscita a ottenere la possibilità di organizzare il mondiale nel 1930, riuscì a vincere la candidatura nel 1934. Fondamentali e illecite furono le pressioni che fece il duce Mussolini sia per ottenere la candidatura sia per ottenere la vittoria finale, con pressioni e minacce più o meno velate.

32 squadre si candidarono e ci furono i turni eliminatori antecedenti alla competizione per stabilire le 16 partecipanti.
Si inizia dagli ottavi di finali con partite a eliminazione diretta. In caso di pareggio oltre i tempi supplementari, si rigiocava la partita.

Ai quarti di finale entrarono per la prima volta nella storia solo squadre europee. Italia – Spagna e Austria – Ungheria son ricordate come due delle partite più controverse di sempre. Per esempio la prima fu decisa il giorno dopo da un gol di dubbia validità di Meazza, con vari scontri e infortuni accorsi.

Italia – Austria e Cecoslovacchia – Germania furono le semifinali. Gli anfitrioni sconfissero 1-0 l’Austrai con gol dubbio di Guaita, mentre la tripletta di Nejedlý portò i Cechi alla finalissima.

A Roma nello stadio nazionale l’Italia venne surclassata sul piano del gioco dagli avversari ma colse il pareggio a 9 minuti dalla fine. Nel supplementare (prima finale decisasi così) un gol di Schiavio portò l’Italia sul tetto del mondo, di fronte ai gerarchi fascisti e ai Savoia.

Vincitore: Italia

Capocannoniere: Oldřich Nejedlý (CZK), 5 gol.

  • Francia 1938: Italia Ungheria 4-2

La Francia di Julès Rimet ottenne la possibilità di organizzare il terzo mondiale della storia del calcio, nonostante la tensione crescente a livello globale e che sfocerà nella seconda guerra mondiale nel 1939.

Rimet, presidente FIFA, non rispettò l’alternanza Sud America – Europa per ospitare l’edizione e quindi ci furono diverse defezioni occidentali. Solo Cile e Brasile parteciperanno infatti.
Per la prima volta ci furono due posti assegnati di diritto: il vincitore e il paese ospitante.
Gli altri 14 a partecipare vinsero l’eliminatoria pre mondiali su 37 candidate.

L’Austria venne annessa alla Germania e così valse anche per i calciatori che giocarono per la nazionale del Fuhrer invece che per la propria. Gli ottavi di finale furono disputati quindi in 15, invece che in 16.

la Svezia passò direttamente ai quarti quindi, un unicum nella storia, mentre la Germania austriaca perse contro la svezia con il primo catenaccio della storia a opera di Karl Rappan

Le semifinali furonoil 16 giugno al Velodrome e al Parc des Princes. Nell’attuale stadio del PSG gli Ungheresi ebbero la meglio sulla Svezia con un 5-1 incredibile.

Italia – Brasile fu storica: gli azzurri, nettamente sfavoriti, fecero pagare ai brasiliani l’Hybris di non convocare i due migliori giocatori per farli riposare per la finale e inoltre comprarono già i biglietti aerei per la finale e vinsero 2-0.

La finale finì 4-2 per l’Italia con doppietta di Colaussi e Piola.

Vincitore: Italia (2)

Capocannoniere: Leonidas (BRA), 7 gol.

  • Brasile 1950: Uruguay Brasile 2-1

Dopo 6 anni di guerra mondiale e 12 di assenza, in Brasile ritornò la coppa del mondo.
Per la prima volta nella storia partecipò anche l’Inghilterra, finalmente fuori da conflitti geopolitici con le altre nazionali.

Le due nazionali vincitrici finora parteciparono, con l’Uruguay che tornò per la prima volta dal 1930 e con l’Italia ancora in lutto per la tragedia di Superga.
Il mondiale fu svolto con due fase a gironi all’Italiana. L’ultima partita del girone fu Brasile – Uruguay che diventò direttamente la finalissima, vedendo coinvolte le due squadre con il miglior punteggio.

Il Brasile aveva due risultati su 3 a disposizione, era favoritissima e giocava in casa, al Maracanà, inaugurato per l’occasione . Già nei giorni precedenti alla partita, sembrava il carnevale di Rio ma a sorpresa l’Uruguay vinse in rimonta creando il leggendario Maracanazouno degli eventi sportivi (e purtroppo non solo) più tragici della storia del mondiale di calcio.

Vincitore: Uruguay (2)

Capocannoniere: Ademir (BRA), 9 gol.

  • Svizzera 1954: Germania Ovest 3-2 Ungheria

4 anni dopo fu il turno della Svizzera ad ospitare la competizione dei mondiali di calcio e fu la prima ad essere trasmessa in televisione. La Scozia fu la new entry della competizione ma non vinse nemmeno una partita.

Il torneo previde 4 gironi da 4 squadre con le due teste di serie che non si sarebbero sfidate. Ai quarti di finale si scontrarono Brasile e Ungheria, in un match combattutissimo che vide i magiari vincere per 4-2 una partita tesa e violenta.

Nel post partita accadde di tutto: un fotografo brasiliano tirò un pugno a un poliziotto svizzero e il portiere dei sudamericani lo bloccò per evitarne l’arresto. Puskas discusse animatamente con il capitano brasiliano Pinhero per lamentarsi del gioco aggressivo dei suoi. Nessuno dei due comprendeva la lingua dell’altro e quindi dopo essersi “spiegati” a gesti, la situazione finì in rissa con Puskas che spaccò in testa al capitano una bottiglia di vetro. La partita passò alla storia come la “Battaglia di Berna”

Austria e Svizzera ebbe il record di gol seganti nell’edizione: 12 (5-7)

Le semifinali furono Germania Ovest vs Austria e Ungheria vs Uruguay.
La partita di Losanna fu spettacolare e la vera finale anticipata. Viene considerata una delle più belle partite della storia del calcio. L’Ungheria sconfisse l’Uruguay, per la prima volta eliminata nella storia, con il punteggio di 4-2 ai tempi supplementari. Germania Ovest vs Austria fu un facile e agevole trionfo dei Tedeschi, 6-1 il risultato finale.

La finale fu vinta dai tedeschi per il punteggio di 3-2 in un tripudio di turbinio e pioggia. La partita passò alla storia come il “miracolo di Berna” perchè i tedeschi, sfavoriti, rimontarono dal 2-0 contro l’Ungheria guidata dal leggendario Puskas.

Vincitore: Germania Ovest

Capocannoniere: Kocsis (UNG), 11 gol.

  • Svezia 1958: Brasile Svezia 5-2

4 anni dopo toccò alla Svezia ospitare la sesta manifestazione dei mondiali di calcio, per la prima volta nella storia partecipò l’Unione Sovietica, fresca vincitrice delle olimpiadi del 1956.

Le 16 squadre vennero divise in 4 gironi da quattro squadre. A passare ai quarti del mondiale di calcio furono Brasile, Galles, Francia, Irlanda del Nord, Svezia, Unione Sovietica, Germania Ovest e Jugoslavia. Tutte e 4 le partite terminarono con la squadra sconfitta a zero gol fatti. Le semifinali videro le 4 favorite iniziali contendersi la coppa: Brasile – Francia e Svezia – Germania Ovest.

La Svezia sconfisse i campioni in carica e si rasarono tutti i capelli a zero per rispettare un patto siglato a inizio competizione. Nell’altra semifinale il Brasile trionfò agilmente 5-2 con tripletta del giovane Pelè, alla prima vetrina mondiale della sua carriera.

La finale fu quindi Brasile – Svezia, con i verdeoro obbligati moralmente a vincere per cancellare in parte la tragedia del Maracanazo. Il Brasile vinse nuovamente con il punteggio di 5-2 e doppia doppietta di vavà e Pelè. Fu la prima e unica volta nel XX secolo che una squadra sudamericana riuscì a trionfare in terra europea e Fontaine stabilì il record di gol tuttora imbattuto.

Vincitore: Brasile

Capocannoniere: Fontaine (FRA), 13 gol.

  • Cile 1962: Brasile Ceco Slovacchia 3-1

4 anni dopo la coppa Rimet ritornò in Sudamerica, e fu la volta del Cile ad ospitarne gli ossequi. Questa edizione dei mondiali passò alla storia non di certo per un gran gioco spumeggiante, ma principalmente per un calcio dal grande assetto difensivo.

Nei gironi è da ricordare la partita passata alla storia come “la battaglia”, con gli anfitrioni che si imposero 2-0 in una partita tesa e nervosa anche a livello geopolitico e decisa da un arbitraggio al limite del ridicolo.

Il Cile è arrivato in semifinale, classificandosi terzo. Il miglior risultato della propria storia, seppur con controversie.

Le semifinali appunto furono Cile vs Brasile e Jugoslavia vs Cecoslovacchia.
I campioni in carica sconfissero 4-2 i padroni di casa mentre la Cecoslovacchia vinse di misura contro la Jugoslavia, al miglior piazzamento della storia.

In finale il Brasile si impose sulla Cecoslovacchia per 3-1, nonostante l’assenza di Pelè nelle fasi finali della competizione. I verdeoro vinsero il loro secondo mondiale di fila e pareggiarono Uruguay e Italia a 2.

Vincitore: Brasile (2)

Capocannoniere: Flórián Albert, Valentin Ivanov, Dražan Jerković, Leonel Sánchez, Garrincha, Vavá, 4 gol

  • Inghilterra 1966: Inghilterra Germania Ovest 4-2

L’Inghilterra ospitò il primo mondiale di calcio della sua storia: la nazionale che inventò il calcio non aveva ancora mai trionfato nel mondiale.

Fu un mondiale di prime volte: per la prima volta partecipò il Portogallo guidato dal leggendario Eusebio, per la prima volta una squadra asiatica arrivò ai quarti di finale, la Corea del Nord e infine il marketing. Fu la prima edizione in cui venne creata una mascotte iconica e un logo per l’edizione. E inoltre avvenne la famosa rubata della coppa, ritrovata a pochi giorni dal mondiale da un cane “pickle” in un cespuglio londinese

Su 71 squadre se ne qualificarono solo 14, oltre all’ospitante e alla vincitrice in carica e fu confermata la solita formula dei gironi.

Da sottolineare l’esclusione dei verdeoro e degli azzurri usciti ai giorni: il Brasile perdendo con Pelè infortunato, mentre l’Italia perse contro la Corea del Nord 1-0, creando clamore e scalpore nel bel paese.

In semifinale si sfidarono a un giorno di distanza Germania Ovest vs URSS e Inghilterra vs Portogallo.
A trionfare nella prima semifinale arbitrata dall’Italiano Lo Bello fu la Germania che sconfisse l’URSS in 9 causa due infortuni (ai tempi non esistevano i campi). Nella seconda invece l’Inghilterra domò il Portogallo per 2-1.

La finale svoltasi a Wembley vide trionfare i padroni di casa per la prima e unica volta nella storia. La partita fu su binari da montagne russe, con la Germania che si porta sull’1-0, viene rimontata per poi all’89esimo riportare il conflitto sul 2-2. Nei supplementari una doppietta di Geoff Hurst portò la coppa ai tre leoni nonostante uno dei gol venne fortemente contestato perché la palla non avrebbe varcato completamente la soglia

Vincitore: Inghilterra

Capocannoniere: Eusebio (POR), 9 gol.

  • Messico 1970: Brasile Italia 4-1

Nel 1970 toccò al Messico ospitare il mondiale. Fu il primo mondiale della storia del calcio che venne trasmesso a colori e venne riconfermato il marketing del logo e della mascotte. Ci furono alcuni problemi geopolitici, come l’annessione dell’Israele nella sezione europea.

La Corea Del Nord, dati i problemi politici, si rifiutò di affrontare l’Israele e la FIFA decise di squalificarla.

Per la prima volta i giocatori di movimento potevano essere sostituiti. Inoltre furono introdotti i cartellini gialli e rossi, seppur non usati mai.

In semifinale arrivarono 4 squadre già vincitrici, di cui 3 bi-campioni del mondo. La coppa Rimet sarebbe finita nei secoli dei secoli alla nazione che avrebbe vintio per tre volte, e quindi la probabilità che questa potesse essere l’ultima edizione con quella coppa in palio era alta.

In semifinale il Brasile sconfisse l’Uruguay per 3-1 ma alla storia passò l’altra semifinale dei mondiali di calcio Messico 1970: Italia – Germania Ovest, battezzata come “la partita del secolo”.

102.000 spettatori presenti e Boninsegna portò subito gli azzurri in vantaggio.
Al 90esimo sembrava finita ma un gol di Schellinger nel finale la portò ai supplementari.

Nell’extra time ci furono 5 gol, record assoluto, e quello di Riviera al 111esimo chiuse i giochi. A rendere leggendaria la partita ci fu anche la scelta di Beckenbauer di giocare con il braccio lussato e ingessato pur di non abbandonare i suoi.
4-3 fu il risultato finale della partita del secolo che vide trionfare gli azzurri.

La finale fu una passeggiata per il Brasile, più forte e in forma di un Italia stanchissima dopo lo scontro con la Germania. Finì 4-1 per il Brasile, che si portò a casa la coppa Rimet per l’eternità.

Vincitore: Brasile (3)

Capocannoniere: Gerd Muller (GER), 10 gol.

  • Germania Ovest 1974: Germania Ovest Paesi Bassi 2-1

La parte a occidente del muro di Berlino ospitò il mondiale che vide per la prima volta l’attuale coppa presente in gioco. Cambiò la formula con cui si svolsero i mondiali: 4 gironi da quattro, con le prime due di ogni girone pronte a sfidarsi in altri due gironi.
Le due vincitrici si sarebbero contese la coppa in finale.

I Paesi Bassi in quell’edizione rivoluzionarono il gioco del calcio con il famoso “calcio totale” capitanati da quel genio leggendario Johann Cruyff e arrivarono in finale contro i padroni di casa.

La finale fu uno scontro di idee e tipologie diverse: la Germania quadrata, equilibrata, “tedesca” e che improntava sull’atletismo e sulla precisione difensiva il gioco; i Paesi Bassi invece stupirono il mondo con un gioco rivoluzionario e il miglior giocatore della competizione.

Questa finale che andava al di là della partita, quasi scontro d’ideologie, vide trionfare i tedeschi per 2-1, che diventarono così anche loro bi-campioni del mondo come Italia e Uruguay.

Vincitore: Germania Ovest (2)

Capocannoniere: Grzegorz Lato (POL), 7 gol.

  • Argentina 1978: Argentina Paesi Passi 3-1

L’Argentina ospitò i mondiali nel 1978 in cui i Paesi Bassi, vice campioni in carica, si presentavano come squadra da battere visto il loro incredibile gioco nonostante l’assenza di Cruyff per protesta contro la FIFA (non era piaciuta l’assegnazione all’Argentina dove c’era stato un colpo di stato due anni prima).
L’Argentina ospitante aveva l’obbligo di credere nel titolo.

Iran e Tunisia si presentarono a un mondiale per la prima volta nella loro storia.
Per l’occasione a Buenos Aires inaugurarono il leggendario Monumental.

La formula del torneo fu la stessa di 4 anni prima, con 4 gironi nella prima fase e poi 2 gironi che daranno le due finaliste.
Oltre a Olanda e Argentina, le possibili vincitrici potrebbero essere Germania Ovest e Brasile.

Al termine dei gironi l’Argentina e i Paesi Bassi si contesero il titolo al neonato Monumental di Buenos Aires un ambiente nazionalistico e teso come non mai.

A trionfare fu proprio l’Argentina padrona di casa che passò in vantaggio all’inizio con Kempes. Verso la fine l’Olanda ritornò in parità e al 90esimo sfiorò il gol del vantaggio. Il palo fermò la gioia del popolo orange.

Ai supplementari un gol di Kempes e Bertoni chiusero i conti. Argentina vincitrice per la prima volta e invece Olanda sconfitta in finale per la seconda volta di fila. In questa edizione la Fifa introdusse anche il premio di miglior giocatore.

Vincitore: Argentina

Capocannoniere: Mario Kempes (ARG), 6 gol.

Miglior giocatore: Mario Kempes (ARG)

 

editor: Tommaso Mauri

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