La storia non raccontata di Ann Lowe
Ann Lowe, il nome tenuto nascosto della prima stilista afroamericana che disegnò l’abito da sposa di Jackie Kennedy
Prima che folle di uomini si innalzassero al grido di “Black Lives Metter”, prima che le case di moda si trovassero costrette ad affrontare questioni come la black face e prima ancora che modelle nere comparissero su riviste e passerelle, essere neri nella moda era una questione scomoda. Scomoda al punto da imporre un certo anonimato, anche se il portfolio vantava la creazione dell’abito da sposa di una first lady. Una storia, forse surreale al giorno d’oggi, che è stata per molti anni la realtà di Ann Lowe. La moda ha un debito con la comunità nera e la storia di Lowe ce lo dimostra.
Talento a prova di discriminazioni
Ann Lowe nasce nel 1898 a Clayton, in Alabama, in una famiglia di sarte e cresce tra stoffe e cartamodelli. Sua nonna era stata una sarta resa schiava e la madre era abilissima nel ricamo. Così, assecondando un destino forse scelto, forse inevitabile, Lowe fa della moda la sua missione.
Dopo la morte della madre, a soli 16 anni, porta a compimento quattro abiti da ballo per la first lady dell’Alabama. Il talento di Lowe fu subito sotto gli occhi di tutti. Nel 1917 si trasferisce a New York per frequentare un corso di cucito ed è qui, che la giovane ragazza inizia a sentire il peso delle sue origini. Ann Lowe è l’unica studentessa nera del corso e anche l’unica a frequentarlo in una stanza separata dai suoi coetanei, senza alcuna possibilità di replica. Negli anni ’20, la segregazione razziale americana era un triste realtà e sono ancora lontane le battaglie di Martin Luther King.
La maestria con la quale creava gli abiti era innegabile, così nel 1928 viene accettata alla S.T. Taylor Design School di New York. Con pazienza e dedizione, nel 1950 apre la sua prima attività autonoma, “Ann Lowe’s Gowns“. Come lei stessa ammise, non faceva vestiti per qualsiasi persona, li faceva solo per le persone più importanti. Infatti, Lowe diventa subito famosa tra la ricca élite americana per i suoi abiti unici realizzati con tessuti pregiati dai ricorrenti motivi floreali. Nel corso della sua carriera, realizzò abiti per i Rockefeller, i Roosevelts e i Du Ponts, oltre che per negozi importanti come Neiman Marcus e Saks, ma la sua paga fu sempre inferiore a quella dei colleghi bianchi.
Ann Lowe, una “first couturier” per una first lady
Ciò che resta di Ann Lowe
Con tutti i movimenti politici in corso in questo momento, le persone sono interessate alla storia degli artisti neri in così tanti settori, ed è bello sapere che i designer neri hanno lasciato un’eredità così importante.
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